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Cina, 920, diciottesimo anno della dinastia Wu.

"Oggi, siamo tutti qui riuniti per presentare ufficialmente al popolo Cinese il diciottesimo re della dinastia Wu, colui che ha combattuto contro i nostri più grandi rivali e non si è arreso dinnanzi a niente, Wu Yifan nonché mio figlio"
Così annunciò mio padre quando salii al trono, non che io non volessi ma ciò voleva dire che avrei dovuto dedicarmi solo ed esclusivamente alla mia carica e avevo appena compiuto diciotto anni quindi ero un po' troppo giovane per i miei gusti.

Dopo la cerimonia d'incoronazione e il banchetto con tutti i re dei paesi vicini (che nemmeno conoscevo) andai nella mia stanza e mi misi sul letto ma circa trenta secondi dopo sentii bussare alla porta, sbuffando mi alzai e aprii
"Sua maestà suo padre la vuole nella sala del trono" mi disse una delle serve.
"Grazie" dissi io. Mio padre mi aveva sempre detto di non essere troppo cortese con la servitù ma dopo la morte di mia madre, quando ero solo un bambino, ogni sera piangevo e quasi tutti loro (a turni) mi tranquillizzavano e restavano con me finché non mi addormentavo quindi il minimo che potevo fare era essere gentile con loro.

Dopo essere annunciato entrai nell'enorme sala e vidi mio padre e davanti a lui una schiera di giovani ragazzi tutti più o meno giovani quanto me. Mi avvicinai a mio padre passando tra i ragazzi che si spostarono in due gruppi facendomi passare e quando fui accanto a lui mi disse "Yifan ti occorre un servo personale, avanti scegli tra di loro"
Mi fece segno con la mano verso i giovani, non ne vedevo l'utilità visto che avevamo tantissimi servi e uno in più non è che mi avrebbe cambiato la vita. O almeno così credevo.

Scesi le scale dove c'era il trono e passai davanti a tutti i giovani, erano tutti con un bel fisico ma erano tutti un po....bruttini tranne uno che attirò particolarmente la mia attenzione. Aveva i capelli neri, corti e arruffati, i suoi occhi erano neri ma mentre gli occhi degli altri sembravano opachi e impauriti i suoi erano brillanti e non si vedeva neanche un minimo di timore, aveva delle leggere occhiaie che trovavo estremamente carine, le sue labbra piccole e carnose, per non parlare del suo fisico ben scolpito e magrolino. Era perfetto.

"Padre ho preso la mia decisione" indicai il ragazzo di fronte a me e dissi "lui. Ho scelto lui." Il ragazzo mi guardò come se volesse dire qualcosa ma stette in silenzio poi fece un leggero inchino e un passo avanti. Mio padre disse "Bene figliolo, tutti voi potete andare tranne il ragazzo" e così fecero.

"Dicci il tuo nome" disse mio padre e lui rispose
"Tao, Huang ZiTao"

Quell'amore quasi impossibile ~TAORIS~❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora