VHS

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    •Grigio, Blu, Giallo, Rosso•

Scavavo tra le mille immagini sfuocate, cercando di trovare una sequenza che desse un senso al mio ricordo. Ero sicura, quello era il mio battesimo!
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La videocassetta che documentava quella giornata aiutava la mia memoria a rendere sensati quei ricordi...
Il profumo di zia Mary mentre mi stringeva al suo petto, la voce di mamma che accompagnava i miei "quasi" primi passi mentre le sue mani reggevano le mie, i fiori colorati stampati sul mio vestitino, i visi sfuocati delle persone che mi sorridevano, tutto iniziava a diventare familiare.

Non sono sicura del perché guardassimo quella videocassetta, ogni tanto mi capitava di riguardarla da sola mentre giocavo, sdraiata per terra sopra al tappeto persiano, di fronte a quel grosso televisore in sala da pranzo.

Passavo pomeriggi interi a giocare con le mie Barbie, mamma si divertiva a riempire i silenzi con la videocassetta di Michael Jackson indossando una camicia bianca mentre improvvisava un Moonwalker sorreggendo abilmente la scopa durante le sue pulizie pomeridiane.

Ridevamo, cantavamo e ballavamo per tutta la casa sulle note di Beat It, quando ad un certo punto dalla porta entrò Michael.
Per quanto il nome fosse simile il resto era completamente diverso, mio fratello era un ragazzino ben lontano dallo stile di Michael Jackson.
Lui preferiva farsi chiamare Aaron, il suo secondo nome preso dal nonno paterno.

Sembrava quasi imbarazzato dalla nostra esibizione, come biasimarlo, in quel momento mi trovavo sullo scorri mano della scala che portava alle camere da letto, avvolta da uno straccio bianco con un cappellino di lana fuchsia, mentre stringevo la mia bambola come un microfono.

<<Quel povero lenzuolo sta diventando uno strofinaccio da cucina!!>> disse con tono sarcastico.

Ero molto affezionata a quel lenzuolo, lo chiamavo "Lenzuolino" ed era il mio anti stress. Credo di esserci nata dentro, ero più affezionata a quel lenzuolo di ogni altro gioco esistente, era un regalo di Nonna Rose , la Nonna materna scomparsa al mio primo anno di vita.

Mamma diceva sempre che Nonna era tanto affezionata a me e che porto lo stesso colore dei suoi occhi, un verde bottiglia con delle striature marroni al centro che al sole schiariscono diventando un verde acceso con delle striature miele.

Aggrottai le sopracciglia fuggendo in camera mia, trascinando il povero lenzuolo dietro di me. La mia suscettibilità iniziava a farsi sentire già da piccolina.
Avevo dimenticato la povera bambola dalla testa scompigliata sulle scale, Aaron la prese e la portò nella mia camera con fare svogliato, lanciandomela sul letto mentre, ripensando alla scena, sghignazzava.

La sera dopo cena, rimanevo ipnotizzata a guardare "La Bella e la Bestia" e "La Sirenetta" sul mio televisore piccolino in camera, era un televisore rosso come il pouf sul quale spesso mi sedevo e dove al suo interno riponevo le mie Barbie, ne avevo più di 100 e vantavo una vasta collezione di Barbie uniche e particolari.

Spesso le facevo giocare nella piscina idromassaggio che mi aveva regalato Ellen, mia sorella maggiore.
Ci veniva a trovare spesso e stava da noi anche per settimane, per poi tornare nella sua casa a Londra.

Papà era contentissimo ogni volta che poteva riabbracciarla, in fondo è stata la sua primogenita.
Non era sola e spesso veniva insieme a Bob, il suo ragazzo, un tipo da conoscere. Con lui ho dei bellissimi ricordi, il suo l'umorismo Inglese deve aver influenzato anche il mio!

Mia madre una mattina era parecchio infastidita, la casa era completamente piena di fumo, Bob stava cucinando le salsicce con le uova per colazione insieme ad Ellen, Papà scese dalle scale poco dopo, attirato anche lui dall'odore. Io e Aaron guardavamo la scena dalla porta della cucina in attesa di qualcosa, sembravamo schifati e affamati allo stesso tempo.
<<Come si può mangiare salato a colazione?>> Disse sottovoce Aaron...Per noi era una cosa nuova!

                 •Grigio, Blu, Giallo, Rosso•

#ChameleonGirl - Vivendo a coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora