Capitolo 1

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"Inizio con il presentarmi.
Sono Matilda, ho 15 anni e vengo da Milano.
Sono una ragazza abbastanza alta, occhi e capelli castani e porto gli occhiali.. sono una ragazza timida ma non troppo,molto fredda a volte e ho un carattere molto difficile.In poche parole sono una normale ragazza di 15 anni alle prese con l'adolescenza.
La mia famiglia è composta da mamma Agata, babbo Lorenzo e la mia sorella minore, Alessandra. È una famiglia unita, e per fortuna di questo non mi posso lamentare.
Ho tanti amici, ma pochi sono quelli che reputo veri.. la più importante di questi è Carlotta, la mia migliore amica.
Carlotta è anche lei abbastanza alta come me, capelli biondi/rossi, anche se dice di no, gli occhi azzurri e un fisico stupendo.. diciamo la ragazza perfetta che tutti vorrebbero.
Lei è una ragazza molto altruista, socievole forse anche troppo, intelligente e che non si fa mai i cavoli suoi!.
Come dicevo ho anche altri amici.. però di questi ne riparlerò piano piano.
Bando alle ciance, ciancio alle bande.
Stasera Carlotta mi viene a prendere per andare ad una cena alla Casa Rossa - un circolo di chiesa dove ho conosciuto gran parte dei miei amici che ho tutt'ora, meravigliosi- e sarà a casa mia alle 19.00."
"Oh cavolo,Sono le 18.00!!" Urlo spazientita.
"Devo sbrigarmi! Devo ancora scegliere i vestiti, truccarmi e prepararmi psicologicamente.." oh si, mi ero dimenticata di dire che sono una molto ansiosa e pignola su tutto.
"Bene, adesso che mi metto?!" Iniziai a pensare che cosa tirare fuori dal mio armadio.
"No, questo no, troppo elegante. No questo no, da vecchie.. pff se vado in giro con questo mi prendono per una zoccola!" Continuai.
"Ohhh questo è perfetto" dissi guardando,dopo un po' di tempo passato ad aprire cassetti ed armadi ,un maglioncino perfetto per l'occasione e un paio di jeans neri.

Nello stesso istante in cui avevo deciso di vestirmi, squillò il telefono.

"-Essere spregevole-"

Risposi in fretta e Carlotta iniziò subito a parlare come un razzo senza degnarmi neanche di un 'ciao'.
"Carlotta.." dissi cercando di parlarle.
" Carlotta mi fai parlare?" Continuai, invano.
"Carlotta!!! Fammi parlare, oppure attacco e quando arrivi ti cucio la bocca con ago e filo!"
Urlai, tentando di farla tacere.
Finalmente smise di parlare.
"Ciao eh" dissi cercando di ricominciare da capo la conversazione.
"Oh scusami.. solo che sono agitatissima e non so che mettermi per stasera" rispose un po' dispiaciuta.
"Come te lo devo dire che non puoi piombare così di punto in bianco attaccando a parlare come se non ci fosse un domani?!" Ribattei severa.
"Hai ragione, hai ragione. Però adesso pensiamo a che cosa metterci". Cercò di cambiare discorso.
"Va bene, ma attenta a come ti rivolgi la prossima volta". Dissi un po più tranquilla.
"Allora" incominciò Carlotta.
"Che cosa avresti deciso di metterti?" Chiese incuriosita.
"Beh..sai che sono sempre indecisa. Però penso che mi metterò questo stupendo maglioncino e un paio di jeans" risposi convinta.
Sentii dall'altra parte del telefono Carlotta sbuffare e io feci una piccola risatina divertita.
"Possibile che non ti metti mai un vestito o una gonna?!" Disse in tono severo ma anche un pochino divertito.
"Matilta ti obbligo a metterti una gonna" continuò Carlotta.
"No." Riposi seria.
"Matilda te lo dico per l'ultima volta. O ti metti una gonna da sola senza che io ti obblighi ,oppure vengo a casa tua e te la metto con la forza." Mentre disse questa cosa io avevo la faccia tra lo spaventato e il divertito perché sapevo benissimo che sarebbe stata capace di farlo.
"Oddio va bene!" Dissi sbuffando.
"Però che cosa mi metto sopra? Non ho giacche eleganti da abbinarci" continuai.
"Quanti problemi che ti fai! Te la porto io quando ti vengo a prendere una giacca elegante! Basta che mi dici di che colore è la gonna." Disse con il suo tipico urletto da strega.
"Nera" risposi.
"Wow. Sei vestita sempre di colori allegri!" Disse in tono ironico.
"Stai zitta. Pensa a te che vedi sempre gli unicorni" ribattei, sapendo che avevo detto una cosa che poteva farle uscire i nervi.
"Senti bell.." non la feci finire di parlare che attaccai il telefono.
Possibile che si deve irritare per cose così stupide?

Accesi il display del mio telefono per vedere l'ora.
18:50

"Cazzo devo ancora truccarmi!" Dissi spazientita.
"Non ce la farò mai" continuai.
Andai in bagno, misi un filo di matita all'interno dell'occhio e misi il mascara.
Alle labbra non misi niente, perché io odio i rossetti. Però se devo metterlo per forza Preferisco i rossetti 'matte' che non si spargono dappertutto.

Driiinn - il campanello suonò appena finì di mettermi gli stivaletti neri che avevo comprato qualche giorno prima adatti all'occasione.
Aprii la porta e...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 26, 2017 ⏰

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