Lanciai lo zaino vicino al mio banco per poi sbuffare sonoramente.
“Giá arrabbiato Min?” Mi chiese il professore di chimica.
“Ma non mi venga a fracassare la mia cazzo di minchia, sono le otto del mattino.” Pensai per poi sedermi sulla sedia e guardare il professore kim negli occhi e negare.
“Tutto appostissimo Prof.” Dissi sorridendo.
Diciamo che non sono una persona molto socievole, tendo a tenermi tutto dentro ed essere scontroso e antipatico.
Sto sul cazzo a quasi tutto l’istituto e sembro un emo, anche se di emo non ho nulla.Sono molto bianco di pelle, potrei essere anche trasparente se proprio vogliamo.
Diciamo che se mi metto vicino ad un fazzoletto bianco, riesci a non distiguerne due soggetti.Ho i capelli neri come la notte e hanno una cazzo di vita proprio, posso mettere tutta la lacca che voglio che vanno dove vanno loro.
Un altro particolare di me sono le mie labbra, riescono ad attirare tutte le ragazzine della scuola.
Le mie labbra sono molto rosee, quasi rosse e devo dire che hanno un aspetti bellissimo, carnose ma non troppo... direi perfette.
“Ah Min!” Aggiunse il professore, catturando il mio sguardo.
“Si?”
“Ti abbiamo assegnato un compagno di banco. Magari socializzerai un pochino anche tu.” Disse il professore iniziando a scrivere alla lavagna.
“Lei e? Voi chi?” Chiesi cercando di non tirare un pugno in testa al professore kim.
Sanno, tutti sanno, quanto io odia la gente, quanto io odia essere toccato e della mia cavolo di fobia.
Perchè volevano mettermi vicino una cazzo di persona?“Io e il preside. Lui ha scelto, io ho agito.” Disse sorridendo.
“Maschio o femmina?” Chiesi interrompendolo.
“Maschio.” Disse tornando a scrivere sulla sua lavagna enorme.
Apposto direi, io volevo almeno una cazzo di ragazza.