La fatidica cena

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Sabri pov's
Anna mi stava aspettando al ristorante, ansiosa di rivedermi. Per lavoro parto molto spesso, e quest'estate sono andata in sicilia, a strafogarmi di cannoli e per fare dei servizi fotografici. Non la vedevo da 3 mesi ormai, e per me è passata una vita. Uscii di casa correndo, per il ritardo. Dopo il ristorante saremo andate in discoteca, per divertirci un po' come i vecchi tempi.
La vedo. Corro nella sua direzione con le braccia aperte, ansiosa di riabbracciarla di nuovo. Il suo sorriso splendente a 32 denti mi è mancato tantissimo così come i suoi occhi color ghiaccio e suoi immancabili capelli ricci e castani. Mi abbraccia e io la stringo forte, ridendo. Iniziamo a parlare di ciò che abbiamo fatto quest'estate, ridendo dall'emozione.
:- non te l'ho detto sabri... ho incontrato dei ragazzi quest'estate. Li ho invitati questa sera con noi.-:
Anna viene interrotta da tre ragazzi: uno portava gli occhiali, un cappello rosso acceso e aveva in mano un pupazzetto rosso con gli occhi verdi. Anna lo stringe e lo bacia.
Il secondo era magro, aveva apparecchio e occhiali e i suoi capelli neri gli incorniciavano il viso.
Il terzo mi guardò per un po', e io ricambiai, sorridendo. Aveva un naso fantasticamente particolare, era alto e bellissimo.
Mi porse la mano e si presentò.
:-sascha-:
:- piacere, sabrina.-:
Non riuscì a dire altro. Forse era troppo incantato dal mio fascino.
Anna si distaccò dalle labbra del ragazzo rosso, e fece delle presentazioni.
:- lui è salvatore e lui... Stefano.-: l'ultimo nome lo pronunciò sorridendo e stringendo le mani del suo ragazzo. Entrammo nel ristorante e Sascha continuò a guardarmi. Ci sedemmo ad un tavolo e lui si sedette davanti a me. Parlammo per un po', sempre con imbarazzo. Salvatore riuscì a rompere il ghiaccio.
Finimmo di mangiare e ci dirigemmo verso la discoteca. Quella sera gli altri bevettero (io no,non mi piace) infatti mi ricordo perfettamente cosa successe. Sascha si avvicinò a me. Mi sorrise e mi portò fuori dalle urla e dal rumore. Eravamo in macchina.
Mi fece sedere lentamente.
Iniziò a toccarmi i fianchi e poi il seno, mi baciò come nessuno aveva fatto prima. Mi strinse forte e si tolse la maglietta. Poi tolse anche la mia. Iniziò a spogliarsi e a spogliare me, mi è continuò a baciarmi. Non riuscii a fermarlo. E non riuscii a fermare me. Mi straiai e lui fece lo stesso. Mi stringeva e mi baciava. E così anche io facevo con lui. Credo sia stata la sera più bella della mia vita. Fui fermata da lui. Stavano arrivando gli altri. Ci rivestimmo velocemente, un po' imbarazzati per ciò che era successo. Uscimmo dalla macchina velocemente.
:- sta sera vieni a casa mia? Abbiamo qualche cosa da concludere.-:
Non so perché lo feci, io non sono la tipa che va a letto con il primo che passa, ma sorrisi e annuii. Lui era diverso. Lui mi piaceva davvero. Gli altri erano talmente sbronzi che non ci notarono. Apparte salvatore, astemio, ci guardò con aria confusa ci portò a casa.
:- ti fermi qua, sabrina?.-:
:- si... l'ultimo pezzo lo faccio... a piedi.-:
Uscii dalla macchia con sascha, che mi prese la mano. Entrammo nel suo apartamento, ridendo.
:- prima di... quello... ti devo dire una cosa.-:
:- Sì, sascha?-:
:- sono sobrio.-:
Ragionai. Non aveva fatto tutto quello da sbronzo.
:- neanche io.-:
Mi sorrise e aprì l'appartamento. Andammo in camera sua e nessuno dei due esitò neanche per un secondo. Ci spogliammo subito, felici.
La notte più bella della mia vita.

ff: love story ♡lasabrigamer♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora