Borderline- Guerra Finale

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<<Salve popolo, mi chiamo Larry. Forse mi ricorderete un po' diverso dalla persona che avete visto l'ultima volta vestita così, ma io sono il suo successore. Anche se, a dir la verità, io sono il vero MuoviMasse... si mi piace sto soprannome... dicevo, sono io quello vero, perché sono io la mente che l'ha creato e l'ha spronato per farvi combattere in ciò che voi tutti credevate e che in tuttora credete! Quindi, il vostro MuoviMasse è morto, ma è giunto qui dinnanzi a voi l'originale ed il più forte che condivide i suoi stessi ideali e li otterrà ancora più facilmente, e finalmente faremo giustizia una volta per tutte! Ora che i più grossi capi di stato sono morti, non ci resta che portare la nostra grande democrazia, quella che decidiamo noi e che non ci obbligano a sopportare per un cazzo di sistema messo a punto per farci sentire tutti uguali, si, ma inferiori a loro... quindi, uguaglianza, giustizia ed equità!>>. <<Questo è tutto, signore>> commentò il poliziotto al commissario che lo stavano visionando <<Cazzo! È mai possibile che non si possa mai lavorare in pace! Dopotutto, ci pagano per sgominare piccoli rapinatori di banche o piccoli assassini, non per combattere dei... MuoviMasse!>> commentò sconvolto e stufo il commissario <<Devo assolutamente chiamare Paolo>> continuò poi, e così fece.

<<Oh, salve, commissario... scusi il ritardo si, io sto per uscire da questo posto e vi dirò dove venirmi a prendere, non vedo l'ora e...>> ma appena aprì la porta, Paolo si interruppe e guardò davanti a sé <<Ma questa è... no, ma come cazzo è possibile, commissario, sono dentro ad una cupola... sulla luna!>> <<Ma sei serio, ragazzo?>> <<Le giuro che non ho fumato, se è ciò che sta insinuando>> <<Anche se fosse, ora è l'ultimo dei nostri problemi... ma come cazzo è possibile, per la miseria! Sembra tutto un incubo!>> <<Non so che dirle, signore, comunque, abbiamo proprio dei satelliti potenti... ora, può venirmi a prendermi?>> <<E... in realtà, è molto scomodo, durante la tua assenza, qui è successo un puttanaio: interi stati in rivolta contro il loro governo, molti erano anche dei nostri agenti che o sono periti o si sono uniti alla causa>> <<Ma come? Non ho ucciso Vito?>> <<Oh, si, assolutamente, ma il problema non è lui... ora c'è un certo Larry in azione>> <<Cazzo, colpa mia, mi spiace. L'ho lasciato scappare!>> <<Cosa, tu? Ringrazia che non mi sei tra le mani, ragazzo>> <<Voglio vedere lei se un terminator le viene addosso se ha tempo di pensare ad uccidere un piccolo scienziato in fuga>> <<Piccolo scienziato... stiamo parlando della stessa persona?>> <<Immagino sia la macchina che indossa a renderlo più temibile>> <<Comunque sia, cercherò un modo per recuperarti. Ora, sei una delle maggiori priorità>> <<Quale onore... arrivederci, signore>> lo salutò sarcasticamente.

Intanto, nei pressi di Mosca, gli incaricati stanno raccogliendo gli ultimi resti dell'aereo, quando un braccio meccanico si alzò tra le macerie e si sentì ansimare velocemente: Vito era ancora vivo, seppur malridotto. Subito, si mise da parte, avendo cura di non essere osservato e, come un serpente, iniziò a strisciare nell'ombra. Sapeva che non sarebbe sopravvissuto a lungo in quelle condizioni, ma sapeva bene che appena il suo amico scienziato Larry l'avesse curato, sarebbe tornato più forte di prima. Quando, all'improvviso, però, passò davanti ad un negozio di tv malridotto dove una delle ultime tv funzionali in vetrina trasmetteva il notiziario col video del discorso di Larry. Così, dopo averlo sentito, commentò furioso <<Ah, è così? Non avrei mai immaginato che uno come te fosse così stronzo da tradirmi. Ma fidati che... appena trovo un modo per rimettermi in sesto... tu sarai il primo a morire. Sarà una morte lentissima, fidati>> e poi si appoggiò al muro per riprendere il fiato e svenne.

Intanto, Paolo si stava guardando intorno: era in una grande villa supermoderna circondata da un grande prato fiorito con una porticina alla fine della cupola. <<Ah, però: se è la casa di Larry, complimenti, non pensavo avesse abbastanza soldi>> pensò Paolo e si mise ad annusare i fiori, quando ad un certo punto, gli girò un po' la testa, ma subito tornò in sé, un po' confuso <<Ma che cazzo è successo?>> ed, in quel momento, sentì un ramo a terra spezzarsi e si girò di scatto urlando <<Chi cazzo è?>> <<S-sono V-Vito>> disse una voce impaurita mostrandosi <<Che cosa? Ma non è possibile... tu sei morto!>> <<Non è possibile, io sono sempre vissuto qui>> <<Ma sti fiori devono essere allucinogeni o roba del genere>> disse Paolo fra sé e sé confuso. Dopo un po' di secondi, Vito gli chiese <<Posso sapere chi sei?>> <<Ma cosa dici, Vito, abbiamo fatto la scuola insieme>> <<Impossibile: c'ero solo io alle lezioni di maestro Larry>> <<Ma cosa sta succedendo?>> chiese Paolo arretrando spaventato <<Hai paura di me?>> <<Bé, tecnicamente, non dovrei, non sei più armato fino al collo come prima>> <<Un'arma io? Ma se sono un pacifista>> rispose Vito ridacchiando <<Non riesco a capire, comunque sia... che posto è questo?>> <<Benvenuto...>> <<Sono Paolo>> <<Benvenuto, Paolo... questa è casa mia e di Larry>> <<Cioè lui e il proprietario tu la donna delle pulizie>> commentò Paolo ironicamente <<Che simpaticone, comunque sia, that's it!>> <<Ma davvero non ti ricordi di me? Abbiamo fatto la scuola insieme, finché pochi mesi fa hai fatto una rapina in banca che poi è finita male ma poi uno scienziato ti ha aggiunto parti robotiche e sei diventato un assassino della giustizia giurando di difenderci tutti con la guerra?>> <<Sono davvero così stupido? Oltretutto, della Terra, io ne ho solo sentito parlare, ma non ci sono mai stato>> <<è davvero un enigma questo... quindi non sai come arrivarci>> <<Un modo c'è, lo usava Vito prima che se ne andasse con la sua astronave>> <<Dimmelo subito!>> esclamò Paolo esortandolo stringendolo per le braccia disperato <<Ok, ma stai tranquillo e vieni con me>> disse Vito un po' spaventato e gli fece strada fino a davanti casa. <<Per di qua, ora: qui sotto>> disse indicando una normale cantina <<C'è un espulsore lunare che ti lancia in un punto sulla Terra, ma non possiamo usarlo, solo Larry può>> <<Sai quanto me ne fotte di Larry... ma dove ti sparerebbe esattamente?>> <<Io ho dedotto che non c'è un punto preciso, dato che la Terra gira su se stessa>> <<Hai ragione, dannazione! E ora come faccio a tornare sulla Terra?>> <<Ma se hai tanta fretta di tornarci, perché sei qui?>> <<Perché il tuo padrone è un folle>> <<Ma cosa dici, dai>> <<Allora ti racconterò tutto dal principio, tanto ora non posso fare altro, così capirai a chi ti sei affidato>> e Vito annuì. Ma prima che iniziò il racconto, si sentì un ticchettio e Paolo chiese <<Cos'è questo ticchettio?>> <<Oh, non preoccuparti: Larry me l'ha donato da... da quando ci conosciamo>> rispose lui entrando in una specie di trance. <<Ora son curioso>> ribatté Paolo <<Che ci fai tu qui?>> <<Io... io... non ricordo... ho dei ricordi così bui del mio passato più remoto... io... vedo delle persone bruciare... e una persona che le insulta, ma non sento cosa dice, io...>> <<Oh, amico: non pensavo di averti scombussolato così l'esistenza... comunque sia, vediamo se ti ricordi della nostra infanzia dopo il mio racconto, Vito>> e partì a raccontare.

Borderline- The Evil Inside (Il Male nell'Anima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora