Hero (1)

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Primo anno:
Alice girava rapida per i corridoi. Si guardava intorno in continuazione con i suoi grandi occhi color miele, cercando disperatamente un punto di riferimento, qualcosa con cui potersi orientare. Nulla da fare, si era persa e sarebbe arrivata in ritardo alla sua primissima lezione ad Hogwarts. Ma cosa ci poteva fare lei se non riusciva a venir fuori da quel dedalo di corridoi che, per Merlino, cambiavano di continuo? Tutti gli altri primini si erano già mossi in gruppo, ma lei non si era unita a loro. Era troppo timida per spiccicare parola anche se alcuni, soprattutto qualche altro purosangue, li conosceva di vista.
Gli occhi le diventarono lucidi. Come avrebbe fatto ora? Se solo avesse abbandonato la sua timidezza e fosse stata solo un pochino più loquace!

Nel corridoio, ormai deserto siccome gli altri studenti erano già nelle classi, incontrò un ragazzo che correva, probabilmente anche lui era in ritardo. Appena la vide si fermo e le si avvicinò sorridendole.

- Ti sei persa? - le chiese, come se non fosse abbastanza ovvio.

Alice annuì imbarazzata guardando in basso. Le guance erano diventate così rosse che pareva dovesse prendere fuoco da un momento all'altro.

- Tranquilla - la rassicurò - l'anno scorso successe anche a me. Io e Dustin, il mio migliore amico, abbiamo saltato l'intera prima ora - concluse, ridendo leggermente nel ricordarlo.

- Tu sei al primo anno, giusto? - le chiese ancora.

Lei annuì ancora, confermando la sua supposizione.

- Che lezione hai? Ti accompagno - le propose.

- Trasfigurazione - ripose Alice in un sussuro - Ma così farai tardi tu -

Lui fece un gesto con la mano, come a scacciare via quella sciocca constatazione.

- Nessun problema, tanto anche la mia aula si trova da quelle parti -

Lei sussurrò un "grazie" imbarazzatissima e lui le si avvicinò di più, prendendo dalle sue mani i libri. Non si era resa conto fino a quel momento di quanto le pesassero. Aveva le braccia indolenzite.

- Dai, lascia. Te li porto io - si offrì.

Il ragazzo fu dolce con lei, le raccontò un po' di Hogwarts e anche tanti aneddoti divertenti. Non la forzò a parlare in alcun modo, gliene fu grata, e parlò personalmente con la professoressa spiegandole la situazione, evitandole l'imbarazzo.

Lei lo guardò con ammirazione. Era come un eroe per lei, il suo eroe personale, e non l'aveva neppure ben ringraziato. Non sapeva neppure il suo nome.


My corner:
Hola! Eccomi ancora qui :)
Questo "frammento" (non so come chiamarlo, sorry) sarà diviso in sette brevissime parti, una per ogni anno della nostra Alice, che pubblicherò ogni giorno. Quella di domani è già pronta u.u

Anyway non so che titolo mettere, se avete suggerimenti sono più che bene accetti!

Lasciate un commento e/o una stellina, mi rendereste una personcina molto felice 😍

A presto!💕

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