In questa vita

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Dimenticare per poter vivere finalmente insieme. Era stata questa la loro scelta. E, sebbene Sunny e Wang Yeo non ne avessero più memoria, erano riusciti a ritrovarsi. Dopo aver attraversato tenendosi per mano la porta che li aveva condotti nell'aldilà erano stati capaci di non perdersi nella nuova vita.

Fin da bambini avevano avuto quel qualcosa nello sguardo, come se fossero in attesa di qualcuno. Persino se ora avevano altri nomi, altre storie, nel profondo si ricordavano ma, soprattutto, si appartenevano. Sunny aveva acquistato nella nuova esistenza un carattere più tranquillo. Osservava il mondo con l'idea di conoscerlo già. Aveva potuto dimenticare il dolore di un tempo per acquisire un sorriso limpido, privo di ombre. Cresceva leggendo dei re dell'epoca passata, provando istintiva simpatia per i guerrieri della storia e naturale antipatia per i consiglieri del re. Era una ragazza meravigliosa, come sapeva essere da secoli sotto le forme più diverse, rigenerata di una tranquillità mai conosciuta prima.

Wang Yeo, al contrario, cresceva come un ragazzo che non scendeva a compromessi. Negli occhi scuri e grandi uno sguardo attento avrebbe letto un passato di pentimento, di responsabilità, di crudele sofferenza. Tuttavia questi elementi erano ora trascurati a causa della sua personalità spensierata.

Il destino avrebbe potuto tenerli divisi ma non lo fece. Un giorno, quando ormai l'adolescenza era passata e loro sbocciavano con tutta la leggerezza dei vent'anni, s'incontrarono di nuovo. Era primavera, i cappotti erano stati lasciati nell'armadio; Sunny aveva scelto un vestito leggero, legato in vita per evidenziare la sua esile figura. Camminavano entrambi tra gli scaffali d'una libreria, Wang Yeo era in cerca di un volume per l'università, mentre Sunny aveva voglia di leggere per svagare la mente. Si trovarono entrambi di fronte allo stesso libro, delle filastrocche sulla mitologia, ed entrambi sentirono la spinta ad afferrarlo. Le loro mani si sovrapposero.

Se Wang Yeo fosse stato ancora un cupo mietitore a quel contatto avrebbe compreso di aver ritrovato l'amore della sua vita, del suo per sempre, del suo destino. Ma la nuova vita gli permise di non ricordar nulla, solamente di sentire il piacevole calore della mano di lei. Si guardarono. Questa volta il viso di Wang Yeo non venne segnato da alcuna lacrima, era un incontro di cui essere grati.

-Se ci tiene tanto a questo libro dovrà venire a cercarlo da me. – disse con una certa soddisfazione Wang Yeo, avendo trovato la scusa adatta per rivedere quella splendida ragazza.

-Non credo sia così interessante da meritare tanto disturbo. – si apprestò a correggerlo lei, mordendosi il labbro inferiore, colpita dalla sfacciataggine di quel ragazzo che non conosceva.

Wang Yeo provò a rifletterci un poco, osservando la copertina marrone con il titolo scritto grande. – Glielo farò sapere personalmente. – sentenziò infine, con un sorriso a cui non si poteva in alcun modo dire di no. Tirò fuori dalla tasca dei jeans il cellulare, pronto a segnare il numero di lei. Sunny fu sorpresa da quel comportamento, non sapeva se ritenersi offesa o lusingata. Fatto sta che la prese come una sfida: non solo gli diede il suo numero ma gli disse anche il nome che le apparteneva in quella nuova vita.

Trascorse qualche giorno. Quello non era altro se non un libricino insulso sulla mitologia tradizionale, tra goblin e spiritelli, messaggeri di morte e fantasmi. Nonostante questo Wang Yeo lo lesse tutto d'un fiato e con un interesse vivo, nella prospettiva di rivedere Sunny al più presto. Non le era più passata dalla mente, da quando l'aveva vista. Come le donava quel vestito sobrio e leggero, come gli erano apparsi morbidi i suoi capelli castani e quanto si erano dimostrati espressivi i suoi occhi.

Dal canto suo, Sunny aveva cercato di non pensare all'accaduto. Era una mattina fresca, lei stava passeggiando nel parco, si guardava attorno sentendo crescerle nel petto una frenesia inspiegabile. Ed ecco che arrivò la telefonata di un numero che non conosceva. Il cuore prese a martellarle nel petto, aveva voglia di mettersi a gridare per la sorpresa, in realtà reagì soltanto mettendosi una mano nei capelli. Al telefono si accordarono per rivedersi ancora. – Il libro è molto interessante, te lo assicuro. Devi assolutamente leggero. Conosco una caffetteria niente male. –

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