Splendeva il sole su Verona.
"Esco un attimo, torno subito" aveva detto Mario
"Si, ma stai attento con la macchina" Claudio non si fidava della guida del suo ragazzo e ogni volta glielo ricordava.
Mario amava questo suo senso di protezione anche se era convinto di essere il migliore alla guida.
Ci aveva messo un bel po' ma finalmente il suo ordine era arrivato ed ora non restava altro da fare che andare a ritirarlo.
"Dove sei?" Mario era uscito da poco più di mezz'ora e già Claudio era in pensiero per lui.
"Sto tornando amó" aveva risposto così al messaggio del compagno, anche se non era vero.
A Claudio piaceva essere chiamato "amó", ma soltanto se era Mario a farlo, con il suo accento romano che lo faceva impazzire.
Non appena rientrato a casa, Mario era corso in cucina per baciare il suo fidanzato e lui aveva ricambiato, stringendolo a sè con un abbraccio e affondando la testa nell'incavo del collo del suo compagno.Loro non volevano urlare al mondo il loro amore, preferivano custodirlo con gelosia.
Quel giorno Mario era pensieroso e Claudio se ne era accorto subito
"Che hai?"
"Niente amó, so' un po' stanco"
Claudio lo aveva abbracciato da dietro, baciandogli il collo e annusando il suo profumo e Mario aveva sorriso, mettendo in risalto la fossetta che il suo compagno adorava: "sembri un bimbo" diceva sempre.
Quel giorno, più volte, Mario aveva cercato di dire a Claudio ciò che premeditava da tempo ma aveva sempre cambiato discorso. Il perché non lo sapeva neanche lui.
Eppure era sicuro che quella sarebbe stata la giornata buona.
"Clà.."
"Dimmi, che c'è?"
"Aspetta qua che vado a prendere 'na cosa"
Quelle parole avevano scatenato in Claudio curiosità e ansia.
Mario era tornato poco dopo e camminava a modo suo con una mano in tasca, usando l'altra per sistemare il ciuffo spettinato.
Claudio guardava il suo compagno perplesso e divertito e nel frattempo Mario aveva percorso tutto il salotto ed era arrivato fin dove era seduto lui.
Aveva esitato un po' ma poi aveva preso coraggio e si era inginocchiato di fronte a Claudio, aprendo una scatolina blu e dicendo:"L'ultima volta sei stato tu a scegliere me. Ora voglio sceglierti io, oggi e per sempre perché ti amo Claudio.
Mi sono innamorato dei tuoi occhi profondi e dei tuoi sorrisi sinceri. Mi sono innamorato del tuo modo di essere.
Voglio proteggerti, voglio prometterti di amarti nonostante le difficoltà, voglio litigare con te, voglio restarti accanto ogni momento, voglio mandarti a fanculo con la certezza di tornare a riprenderti ogni volta, voglio costruire una famiglia con te, voglio sentirci chiamare papà..
Voglio essere il tuo uomo, in grado di darti l'amore che meriti.
Mi vuoi sposare?"Gli occhi di Claudio si erano riempiti di lacrime e Mario gliele aveva asciugate con il pollice, accarezzandogli la guancia.
"Non sono stato io a sceglierti l'ultima volta. Ci siamo scelti: abbiamo scelto di essere felici ed ora decido di essere felice per sempre, perché ho capito che sei tu a farmi stare bene."
Aveva risposto Claudio.Mario aveva messo l'anello d'oro bianco al dito del suo uomo, si erano baciati e avevano fatto l'amore.
Quella notte avevano capito una cosa. Avevano capito che, nonostante spesso bastino i gesti per dimostrarsi amore, a volte certe cose è bello dirle.
Claudio non lo diceva spesso, Mario lo sapeva già, ma quella notte aveva sentito la necessità di farlo:"Ti amo Mario"
"Ti amo anch'io" aveva risposto lui.
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I choose to be happy {Clario} 👬
FanfictionOgni uomo è artefice del proprio destino. Loro nella vita avevano deciso di essere felici. ----------------------------------------------------------------- Ciao a tutti. Questa è una One-Shot che racconta di un momento particolare tra Claudio e Ma...