Iniziamo!

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"I miti mi piacevano. Non erano storie da adulti e non erano storie per bambini. Erano molto meglio. Erano, e basta."

(Neil Gaiman)

Vi starete chiedendo(almeno ci spero),il perchè di tutto questo! La risposta è molto semplice:amo i miti.

Visto che frequento il Classico,sono quasi costretta a conoscerne molti,spesso(ma non quanto vorrei),trovo nelle versioni proprio i miti,altre volte invece devo tradurre 10 righe di pura angoscia.In realtà la mia passione è cominciata molto prima di iniziare questa scuola:quando ero piccola,talvolta mia sorella mi leggeva i miti e ricordo quanto fossi affascinata da tutte quelle "storie".Forse è stato anche questo che ho scelto il liceo classico.

Dopo questa breve introduzione, deciso che inizierò parlando del mito in generale.

Che cos'è il mito?

Il mito è un racconto che ci parla di dei, di eroi, di avvenimenti eccezionali. Un racconto che, tramandandosi nel tempo, sopravvive nella mente degli uomini e dei popoli.Il termine "mito" deriva dal greco mythos, che significa 'parola, racconto' . Nel linguaggio comune la parola "mito" indica qualcosa di favoloso o di irraggiungibile.Il suo significato primario tuttavia rimanda al potere della parola e alle origini stesse dell'umanità.Di fronte all'uomo primitivo la natura, la vita, la storia e tutto ciò che lo circonda, appare come un turbinio di immagini senza senso e il mito diventa quindi un modo per ordinare e conoscere la propria realtà.

Egli non conosce le leggi che governano la natura, le cause della vita e della morte, del bene e del male, non comprende i motivi storici che hanno determinato la condizione del suo popolo e davanti a questo universo di immagini incomposte, che la natura e la vita gli propongono ogni giorno, rischia di perdersi, di cadere preda della paura e, solo attraverso i miti,egli trova il senso della realtà altrimenti incomprensibile.

Legata al mito è la nozione di "mitologia", ovvero di 'discorso sui miti', nella duplice accezione di 'complesso dei miti propri di una determinata civiltà' e di 'studio dei miti'. Nel termine "mitologia" è possibile distinguere due elementi: il mythos, inteso appunto come 'parola, discorso', e il logos, ovvero la 'argomentazione razionale' sul quale si fonda il racconto. La mitologia, per i popoli che hanno costruito su di essa la propria identità culturale, ha il significato primordiale di dire (e cioè di descrivere, rappresentare, ecc.), attraverso un testo narrativo, il reale conosciuto.

Caratteristiche del mito

I miti compaiono agli albori del mondo come narrazioni orali, tramandate da una generazione all'altra da coloro che erano incaricati di custodire i valori profondi di un popolo (solitamente i sacerdoti, in alcuni casi gli artisti o i poeti). Solo in un secondo momento tali narrazioni vennero messe per iscritto da uno o più autori: per questo motivo non di rado capita di trovare più versioni di uno stesso mito, talvolta discordanti tra loro.Al di là delle differenze locali legate ai diversi ambienti e alle specifiche condizioni di vita delle civiltà antiche (civiltà marittime vs. popoli dell'entroterra; popolazioni nomadi vs. sedentarie; civiltà contadine vs. popolazioni urbane, ecc.), etnologi ed antropologi hanno riscontrato straordinarie somiglianze tra miti elaborati da popoli geograficamente e culturalmente molto distanti tra loro : temi ricorrenti sono ad esempio quello del diluvio, della creazione del mondo, dell'uomo e degli esseri viventi .

Le tematiche più ricorrenti appaiono dunque legate ai grandi interrogativi esistenziali (miti sull'origine dell'universo o dell'uomo), al concetto di ribellione al potere (lotta contro un tiranno, uccisione del padre, ecc.) o a catastrofi naturali (diluvio e simili) che portano alla distruzione del vecchio ordine, e quindi alla trasformazione o alla rinascita di una civiltà.

Oltre alle somiglianze tematiche, le narrazioni mitiche presentano altri tratti comuni tra i popoli che le hanno elaborate:

-i protagonisti del mito sono generalmente dei od eroi, esseri soprannaturali dotati di straordinari poteri;

-gli eventi narrati sono collocati in un tempo remoto, indeterminato, anteriore alla nascita della storia ;

-le vicende si svolgono per lo più all'aperto; più di rado compaiono ambienti chiusi come regge, palazzi, dimore di dei;

-nel racconto compaiono sovente formule fisse ed espressioni ripetitive (ad esempio Apollo dai lucenti riccioli d'oro, ecc.);

-il linguaggio è solitamente caratterizzato da una forte concretezza, data dalla presenza di immagini molto vivide.

Esistono diversi "tipi" di mito:

-geografici (miti greco-romani, nordici, orientali, africani, ecc.);

-tematici (miti della creazione dell'universo, degli dei, dell'uomo, degli esseri viventi; spiegazione mitica di fenomeni naturali, come la pioggia, il vento, i fulmini, ecc. o di eventi straordinari, come un diluvio, un terremoto o un'eruzione vulcanica; miti sulla condizione umana, come quelli che spiegano il perché della morte, o dei sentimenti e delle passioni che agitano il cuore dell'uomo);

-interpretativi (miti "naturalistici", volti cioè a spiegare il perché di ciò che esiste in natura; miti "eziologici", che narrano le motivazioni all'origine di città, usanze, riti, ecc.; miti "storici", che, prendendo spunto da vicende realmente accadute, le ampliano, abbelliscono e trasformano; in quest'ultima accezione, il mito si intreccia con la leggenda).

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So che questa parte è un pochino noiosa e scontata ma sentivo la necessità di partire dal principio,spero vi piaccia comunque.

  P.s. mi scuso per gli errori(che ci sono di sicuro) e se avete qualche dubbio chiedete pure!  

Voi come vi siete avvicinati alla mitologia?


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