13•La casa

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||PENSIERI DI TOM||

Verso le 15:00 di pomeriggio abbiamo cominciato a raccogliere tutto il nostro equipaggiamento e alle 16:10 siamo partiti.

Io ho dormito durante il tragitto perché avevo ore di sonno arretrate e ora mi sono appena svegliato, sono le 20:40 di sera.
La casa è in piena campagna e gli interni sembrano quelli di una baita.

Nessuno ha fame quindi decidiamo di scaricare direttamente le valigie, dividere le stanze e andare a dormire dato che siamo tutti stanchi

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Nessuno ha fame quindi decidiamo di scaricare direttamente le valigie, dividere le stanze e andare a dormire dato che siamo tutti stanchi.
Le stanze sono sistemate più o meno con le persone che erano in tenda assieme.
I letti non bastano quindi in un letto matrimoniale dormono anche tre persone, magari messi in modo equilibrato.
Io sono in un letto matrimoniale con Giorgia e abbiamo una stanza a parte, io avevo deciso di avere la stanza separata per primo quindi gli altri devono solo stare muti e acconsentire la mia decisione.
Devo ammetterlo okey, mi piace Giorgia.
Mi manda in fissa, è l'unica persona che riesce a farmi incazzare in una frazione di secondo e l'unica che riesce a calmarmi.
Io e lei siamo come il sole e la Luna però, gli opposti.
Anche Larisa mi piace ma solo per alcuni modi di fare..la mia Giorgia non la batte nessuno. La sbatto solo io *mi sento pervertito in questo momento*.

Ognuno è nella sua camera, io e Giorgia siamo già a letto ma proprio quando stavo per prendere sonno qualcuno bussa alla porta.
-Ehm si? Chi è?- chiedo io un po confuso.
-Sono Larisa, non è rimasto nessuno posto per me tranne un posticino in questo letto matrimoniale. Posso restare?- chiede lei.
- *uff* vieni- le dico io indicando il posto affianco al mio, sono abbastanza seccato.
Lei si mette comoda mentre io mi avvicino di più verso Giorgia, che ormai è nel Paese delle meraviglie, per tenerla stretta fra le mie braccia e coccolarla.

Sono le quattro del mattino e mi sono svegliato di colpo tutto sudato per la fame.
Chissà se qua c'è molto da mangiare come in campeggio. Scendo lentamente dal letto per non svegliare ste due ghire ma ovviamente fallisco, Giorgia si sveglia borbottando qualcosa di incomprensibile e trattenendo il mio braccio verso il suo petto.
-..mmm..dove vai?- chiede lei tutta assonnata.
-Ho fame- le dico semplicemente io.
-No dai ma fai sul serio? Dio c****- mi risponde lei svegliandosi di colpo.
-Giorgia se ho fame divento pericoloso quindi o mi lasci il braccio e vado da solo oppure vieni assieme a me- le dico.
-Vengo con te, prima vado a fare la pipì- mi dice lei.

Durante il tragitto dal letto al bagno, Giorgia ha preso lo spigolo del letto sul mignolo del piede. Ha tirato una raffica di bestemmie e parolacce infinite a tal punto di far svegliare Luna che era nella stanza affianco.
-Giorgia tutto okey?- chiede Lu' entrando nella stanza.
-Si tranquilla, il mignolo si è sfracellato ma sto bene- risponde Giorgia in modo ironico.
-Ah merda ti capisco, vuoi che ti vado a prendere una bistecca?- chiede di nuovo Luna.
-Bistecca? Per fare cosa?- domanda Giorgia confusa.
-Ehm te la metti sul piede, così resta fresco- risponde Luna.
-Ah no comunque tientela la bistecca AHAHAHAHAHAHA- e Giorgia scoppia a ridere.

Luna è ancora qua è io mi sto innervosendo sempre di più, devo mangiare.
Meglio che vado da solo, faccio prima.
Scendo al piano terra ed esco dal portone principale, finalmente sono libero.
Comincio a correre verso il bosco vicino casa e quando entro nel sentiero mi sento finalmente me stesso.
Non è per niente facile essere un capobranco ma ormai ci sono nato così.
Durante le ore di sole del giorno sono solo un semplice ragazzo ma quando cala il sole divento un grosso lupo nero dal pelo lungo.
I miei amici sono il mio branco, tutti tranne Luna, lei è nata come una bambina normale e non si è mai mutata o perlomeno, deve ancora succedere. Suo fratello si è mutato la prima volta che io e lui siamo andati in un bosco per giocare, avevamo 8 anni.
Luna non deve sapere niente, se lo scoprirà da sola è perché si muterà per la prima volta.


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