The Alien

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Isabel Hood,
IV anno,
Anno scolastico 2016-2017.

L'Alieno

Avrei dovuto consegnare questo saggio almeno una settimana e mezza fa ma, sarò sincera, ho preferito fingere di star male proprio perché non avevo idee.

In verità, fino alle quattro di questa mattina non sapevo come e precisamente su cosa avessi dovuto incentrare il tema.

Le mie idee sembravano essere troppe e anche molto veloci per la mia mano che, troppo lenta, non riusciva a catturare le parole giuste da incidere nero su bianco e, se vogliamo, possiamo anche tenere conto della poca collaborazione da parte dei miei occhi che, esausti, hanno faticato a restare vigili nonostante i quattro caffè bevuti nel corso di questa lunga nottata.

Sicuramente lei si starà aspettando un racconto su mostriciattoli verdi, abitanti di altri pianeti, di cui purtroppo ne avrà già parlato almeno il 70% della classe o, magari, si è già preparato psicologicamente per un discorso filosofico, come avrà fatto il 20%, se non addirittura un tema sul "diverso" già affrontato dal restante 10% .

Mi piace credere che la sorprenderò, (mi auguro in maniera positiva), parlando di altro.

Le parlerò di me, chiedendole un esplicito favore di essere paziente tanto quanto lo sono stata io nel trovare il coraggio per poterle raccontare tutto. Le assicuro che non é per niente facile.

Dunque, inizio con l'affermare che fortunatamente esistono diversi tipi di persone.

Ci sono persone che si considerano alieni,  fermamente convinti di essere in qualche modo sbagliati.

Persone qualsiasi, mediocri, con la capacità di confondersi tra la folla, tanto da riuscire anche a nascondersi e diventare invisibili; persone che osservano procedere le loro giornate come se non fossero le loro, come  persone esterne alla loro stessa vita.

Persone che dietro i silenzi e gli sguardi bassi hanno mondi da raccontare, ma non lo fanno. Tacciono, convinti di essere nessuno, incapaci di saper riconoscere la loro stessa grandezza.

Ci sono persone che, invece, ritengono che essere l'alieno sia speciale, una dote di cui potersi vantare.

Alieni che spiccano grazie al loro carattere, al loro pensiero, in mezzo ad una folla di fotocopie. Alieni che sanno distinguersi dalla massa, che hanno la consapevolezza di essere diversi e che, a volte, finiscono nel diventare superbi, considerandosi superiori.

Quegli alieni che finiscono con il catalogarsi come giusti e unici.

E per ultimi, non per questo meno importanti, ci sono quelli che additano gli Alieni come diversi, come se fossero un male, ritenendo la normalità come una verità giusta e universale. I "diversi" sotto ogni punto di vista, ecco.

A quale categoria appartengo?

A 12 anni pensavo di appartenere alla prima.

Ero timida, silenziosa, mi rendevo invisibile e ovunque fossi mi sentivo inadeguata, sbagliata, non gradita.

Ho sempre vissuto in un mondo un po' a parte e con la testa tra le nuvole: esistevano solo personaggi immaginari, amori platonici, cotte impossibili mentre tutte le mie coetanee parlavano di esperienze vissute sulla propria pelle.

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