Capitolo 1

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Mi giro e li vedo, sono proprio loro, dunque non li avevo immaginati.

Quelle iridi verde smeraldo posso appartenere ad una sola persona. Jorge Blanco.

Nessuno al mondo può avere degli occhi così belli se non lui. Hanno un colore particolare. Non ho ancora trovato qualcuno che avesse gli occhi dello stesso colore. E di persone girando il mondo ne ho viste, ma nessuno come i suoi. Mi fanno sentire a casa, mi tranquillizzano, mi fanno sentire spensierata e felice, mi danno sicurezza, potrei parlare per ore di quelle iridi senza mai stancarmi.

Ecco lo sapevo, come al solito mi ritrovo ad osservarli impietrita e sembro una scema. Chissà come non abbia ancora capito che mi piace da impazzire, nonostante ci abbia vissuto, praticamente assieme per 5 anni, mi ritrovo ogni singola volta paralizzata a guardarlo. Insomma una persona si fa qualche domanda. Oppure, proprio, non se ne rende conto, lo reputavo un ragazzo sveglio.

Continuo a guardarlo spostando il mio sguardo dei sui occhi ai capelli, alla bocca. Cavolo quella bocca. Ho avuto la fortuna ,e se questa non è fortuna non so cosa sia, di baciare per centinaia e centinaia di volte. Quelle labbra. Ho voglia di mordergli il labbro inferiore. Potrei vivere nutrendomi dei sui baci. Gente, il mio cervello è ufficialmente andato alle hawaii, mi ha abbandonato lo stronzo. In questi momenti invece che aiutarmi a reagire decide di andarsene in vacanza. È un ingrato. Gli permetto di vivere assieme a me, Martina Stoessel, e lui mi tratta così!

Dovremmo fare seriamente un discorsetto io e il signorino.

Bene, dopo questo momento di pazzia torniamo al bell'imbusto che mi sta di fronte. Sposto il mio sguardo dalla sua meravigliosa bocca, per poi passare al suo corpo. E qui gente, ce ne sono di cose da dire. Se ve lo siete persi mentre era in costume o senza maglietta mi dispiace moltissimo per voi.

È impossibile vedendolo senza maglietta non farci un pensierino. Pure mia mamma, mi ha confessato, che se non fosse sposata con due figli e fosse più giovane, non ci avrebbe pensato su 2 volte. Ritorniamo a noi, non riesco a concentrarmi, Jorge indossa la sua felpa viola dei Minions, peggio dei bambini, mi scappa una risatina e Jorge mi guarda, non capendo il motivo della mia risata. Indossa un paio di jeans e ai piedi porta un paio di Nike bianche.

"Ciao" sussurro, ancora non mi capacito che sia qui in carne ed ossa. L'ultima volta che l'ho visto è stato alla premier a Berlino, in Germania, del film. Dopo, una volta giunti all'aeroposto, pronti a partire ogniuno per la propria strada, ci siamo abbracciati. Senza farmi vedere ho versato una lacrima sulla sua spalla. Era un addio. Forse non l'avrei più rivisto a causa del nostro lavoro. Io viaggiando per il tour e per la promozione del disco e lui a Los Angeles per finire la registrazione del suo primo CD da solista. Si okay, ci sono i social, whatsapp, skype e chi ne ha più ne metta. Ma non è la stessa cosa. Con una video chiamata su skype non si più abbracciare una persona, sentirne il profumo o baciarla. È diventato indispensabile nella mia vita. Se c'è lui io sono felice, se non c'è, lo sono comunque ma sento che manca qualcosa per raggiungere la felicità al cento per cento. È come un puzzel a cui manca un pezzo, non è completo.

"Ciao" mi sussurra lui di rimando. Resto lì immobile. Ho i piedi incatenati al pavimento.

"Non mi abbracci nemmeno? Sono 5 mesi che non ci vediamo, non me lo merito un 'abbraccio spacca ossa' alla Martina Stoessel? Sai che li adoro."

Respiro profondamente, non devo piangere, capito Stoessel, contieniti. Muovo il primo passo nella sua direzione e mi fiondo tra le sue braccia. Lo stritolo. Respiro il suo profumo, sa di buono, di casa, d'amore, insomma di Jorge Blanco.

Sento le lacrime che cominciano ad appannarmi la vista ma cerco di rimandarle indietro, e con mia sorpresa ci riesco. Starei così per il resto della mia vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2021 ⏰

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