Iniziamo...

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Ciao, sono Michele. Studio al conservatorio di Cagliari, la mia città. Sassofono e pianoforte. Io amo il jazz, naturalmente in conservatorio la parola "jazz" è quasi inadeguata e totalmente incomprensibile. Un'istituto pieno di bigotti insegnanti e nei casi più disperati perfino allievi. Sono sempre stato così, sì, con questa vena polemica inarreatabile, sopratutto se si parla di musica jazz per me. Io amo il jazz, già lo suoni nei piccoli club motivo d'invidia per chi mi circonda a scuola, e credo che esso sia la mia ultima ragione di vita. Sono parole forti lo so, ma sono le uniche che mi escono. Il jazz, la mia unica ragione di vita, mi sembra di essere uno di quei idoli della quale ho tutti gli album, i libri e i documenti possibili e della quale so come fosse una preghiera vita e miracoli, uno di quei musicisti che però si definivano musicanti degli anni 40 e 50 un po' troppo spesso depressi e fatti. Ma comunque queste pagine non vogliono narrare questa parte della mia breve vita, ma la parte di lei. La mia seconda e ultima ragione di vita, scomparsa pochi mesi fa. Le prossime pagine non vogliono essere biografiche, non voglio raccogliere ricordi qua e là e propinarveli, anche perché non ve ne fotte un cazzo deu nostru ricordi. Vorrei solo lasciare impresso, scritto ciò che abbiamo vissuto, dato che è stato un qualcosa di così intenso e bello e anche vero.

Non posso far altro che augurarvi: buona lettura!
(Se così si può dire).

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2017 ⏰

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