Ladybug e Chat Noir stavano facendo un giro di Parigi controllando che tutto fosse tranquillo e nessuno fosse in pericolo, la solita perlustrazione quotidiana.
Erano fermi dietro il comignolo di un camino quando la super-eroina sobbalzò dallo spavento e il suo compagno drizzò le orecchie da gatto.《Non ci posso credere! Sono proprio Ladybug e Chat Noir! E io sono una super-eroina come loro! E combatterò i cattivi per proteggere Parigi!》 Disse tutto d'un fiato una ragazza mora per poi fare un gridolino eccitato portandosi le mani alla bocca e iniziando a saltellare sul posto per l'emozione; era alta quanto lei e forse aveva la sua stessa età -pensò Ladybug-, aveva i capelli castani che si schiarivano alle punte fino a diventare bianchi ed erano corti fino alle spalle, gli occhi erano color ambra e aveva un costume simile a quello dei due super-eroi con tanto maschera, il tutto ricordava una volpe.
《VOLPINA?!》 Urlò la corvina quando si alzò di scatto per voltarsi e vedere chi fosse la ragazza che aveva parlato, indietreggiando di un passo quando intravide la figura di una ragazza vestita da volpe e non soffermandosi a guardare quanto fosse diversa dalla loro nemica.
《Beh, sì, direi di sì》 Ridacchiò la mora 《Però non quella Volpina! Io sono dalla vostra parte, non sono quella akumatizzata che avete sconfitto! Cioè, conosco a memoria tutti i super-cattivi, sono la vostra più grande ammiratrice e sono così emozionata di avervi conosciuto e di essere come voi!~》 Si corresse subito dopo per poi tornare a fantasticare sul fatto che adesso facesse parte della squadra, così iniziò nuovamente con le frasi dette talmente veloce da essere incomprensibili.《Credo che possiamo fidarci...》 Bisbigliò il biondo alla ragazza-coccinella che era al suo fianco e lo guardava dubbiosa 《Insomma, guardala... può sembrarti cattiva questa ragazza?》 Aggiunse tornando a guardare l'adolescente che camminava nervosamente da una parte all'altra del tetto, non smettendo di ripetere 《Non ci posso credere!》.
Poco dopo i due intravidero un'altra figura che si spostava sui tetti e andava nella loro direzione, chiedendosi se fosse un nemico e prendendo le loro armi, tenendosi pronti a combattere.
《Ehm, Volpina... credo che dovresti prepararti a combattere》 Suggerì Ladybug alla mora, ancora leggermente infastidita a pronunciare il nome di quella che era stata una sua nemica.
《Oh, già!》 Affermò la ragazza-volpe smettendo di girare intorno e prendendo il flauto che era attaccato al suo fianco.Vedendo il gruppo di super-eroi, la bionda non poté fare altro che andare verso di loro, intenta a chiedere spiegazioni e poi per lamentarsi di non voler combattere per non rovinarsi l'acconciatura. Arrivò fino al tetto dove c'era il trio, inciampado in una tegola e finendo quasi per cadere, per poi cercare di rimettersi in piedi e scrollandosi la sporcizia dalla tuta con le mani, tutto sotto lo sguardo dei tre super-eroi che la guardavano insospettiti e chiedendosi chi fosse e cosa volesse.
《Ah, i miei capelli!》 Si lamentò, cercando di spicciarseli e rimetterli in ordine con le mani; allora se li sistemò, si mise in posa alzando la testa con aria superiore e scostó i capelli con un gesto della mano.
《Io sono la meravigliosa portatrice del Miraculous dell'ape, Queen Bee》 Aggiunse per poi spostare lo sguardo su di Ladybug e subito dopo su Chat Noir, iniziando ad avvicinarsi a lui che la guardava sorpreso.
《Ehy, ciao》 Disse provocante al biondo assottigliando lo sguardo e sorridendo seducente, appoggiandosi al suo petto e facendolo indietreggiare leggermente, mentre Ladybug guardava i due con sguardo crucciato. 《Mademoiselle, per favore, cerchiamo di mantenere rapporti professionali, ci conosciamo appena》 Cercò di giustificarsi lui, deglutendo rumorosamente e riuscendo a togliersela di dosso.
《Bene: abbiamo la Fangirl, quella che prova a sedurre il suo compagno di battaglie, quello che fa battute pessime e quella che fa tutto il lavoro》 Disse indicando i presenti nell'ordine delle descrizioni, per poi concludere con sé stessa 《Squadra perfetta. Manca qualcuno?》 Commentó con tono ironico, seccata soprattutto per la presenza dell'ultima arrivata.Queen Bee era una ragazza bionda dagli occhi azzurri, poco più alta di Ladybug -e questo la infastidiva-, con una tuta gialla e interamente nera dalle ginocchia ai piedi e dai gomiti alle mani, per poi terminare alle dita, che erano scoperte. Aveva il colletto nero come quello del costume da coccinella e il busto di colore nero iniziava all'altezza del seno, per poi scendere fino al bacino, dove terminava con altre due righe nere. Stessa cosa per la maschera: era tutta nera ed era contornata da un bordo giallo, i capelli erano legati in una coda da un elastico nero da cui spuntavano due antennine del medesimo colore e tra l'elastico e i capelli era incastrato un fermaglio giallo con un'ape sulla cima, quest'ultimo il suo Miraculous.
La corvina doveva ammettere che non si sarebbe stupita se Chat l'avesse abbandonata per lei, aveva un fisico molto più definito del suo, lunghi capelli biondi e occhi di ghiaccio, era anche più alta di lei e si comportava in modo più femminile, invece lei sembrava una specie di maschiaccio: le piaceva combattere e odiava i tacchi e le gonne, era magra ma per la sua età aveva ancora un fisico da ragazzina, era anche bassa, aveva i capelli cortissimi e insolitamente blu, per non parlare del fatto che li teneva legati in un'acconciatura abbastanza infantile. Non era perfetta, c'erano un sacco di cose sbagliate in lei e non sarebbe mai riuscita a piacere neanche ad Adrien, forse c'era qualcosa di buono solo nel suo carattere, se solo non fosse stata così maledettamente timida.
Era rimasta in disparte a rimuginare su quei pensieri mentre il suo partner stava chiacchierando con le due ragazze nuove, tra cui una in particolare che si stava prendendo un po' troppa confidenza.
《Mademoiselle》 Aveva sentito pronunciare dal ragazzo un paio di volte, rivolto alla bionda.
《Scusate, ho bisogno di un attimo da sola...》 Si scusò la ragazza-coccinella, allontananadosi con le lacrime agli occhi. Era lontana appena un metro dal gruppetto che chiacchierava quando aveva parlato, ma a quanto pare nessuno l'aveva sentita e questo la rattristì più di quanto non lo fosse già.
Solo Volpina aveva sentito la ragazza e l'aveva guardata allontanarsi -non smettendo però di parlare con gli altri due- notando che c'era qualcosa che non andava.
《Scusate un attimo...》 Li interruppe quest'ultima, attirando la loro attenzione su di lei.
《...Dov'è Ladybug?》 Domandò Chat Noir accorgendosi solo adesso che la ragazza se n'era andata; allungò il suo bastone intento a salirci per dare un'occhiata dall'alto e raggiungerla, ma la mora lo fermò con un gesto della mano, spiegando che ci avrebbe pensato lei. Saltò silenziosamente tra i tetti di Parigi fino a vedere la ragazza seduta su una delle parti più alte della Cattedrale di Nôtre Dame, ripiegata su sé stessa, nascondendo il viso circondandosi con le braccia che aveva appoggiato sulle ginocchia piegate. La mora era dietro di lei e vedeva come il suo corpo si muoveva a scatti per i singhiozzi, segno che stava piangendo. La ragazza dagli occhi dorati si avvicinò e le mise una mano sulla spalla sedendosi accanto a lei, facendole alzare il viso bagnato dalle lacrime e facendosi guardare, per poi farle un piccolo sorriso confortevole e chiedendole cosa c'era che non andava.
《Queen Bee...》 Singhiozzò Ladybug lasciando scendere abbondanti le lacrime.
《Ah, ma se per quello sta antipatica anche a me》 Confessò la nuova super-eroina consolando l'amica.
《Chat mi ha abbandonato per lei...》 Specificò tra un singhiozzo e un altro la coccinella.
《Potresti aspettare qui? Torno fra una quindicina di minuti》 Domandò la mora sgranando gli occhi dopo la confessione della super-eroina, ricevendo una risposta positiva da questa e lasciando la ragazza da sola.
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New Holders, New Problems || Miraculous Ladybug OneShot
Short StoryL'arrivo dei nuovi possessori di Miraculous può anche non essere una bella esperienza per i due super-eroi parigini... soprattutto per Ladybug, che non sopporta il fatto che Chat Noir dia attenzioni ad altre ragazze oltre che lei. ...