Prologo

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Londra

Dicembre 2000

Il Natale era alle porte e Miriam stava decorando l'albero con il fratello. La loro famiglia era un po' particolare... Particolare perché non avevano più una madre, che era morta da un anno ormai, ma un padre ubriacone e violento.

"Mimì aspettiamo papà per la stella?" Diego indicò la punta dell'albero e lei annuì sorridente mentre gli passava vari addobbi da aggiungere ai precedenti.

"Stai diventando grande, il prossimo anno compirai otto anni fratellino" gli disse ridacchiando.

I fratelli sorrisero e lei osservò Diego. I capelli ricadevano in ciocche scomposte sulla fronte ed era bellissimo, con quegli occhioni azzurri, identici ai suoi... E la forza, aveva la forza di un leone! Diego la proteggeva sempre, sia dagli attacchi del padre, sia da possibili insulti dei bambini a scuola. E doveva essere il contrario perché Miriam era più grande di lui, anche se solo di due anni.

"Io sono grande Mimì, sono un guerriero!" esordì solennemente battendosi un pugno sul petto.

"Oh, ci credo Diego, ci credo veramente!" gli diede un bacio sulla guancia prima di allontanarsi.

In quel momento la porta si aprì, segno che il padre era arrivato. Miriam si voltò per salutarlo e arricciò il naso nello stesso momento in cui una folata di vento portò alle sue narici la puzza di alcol mista a quella del fumo. Diego andò verso la porta e lo vide, Miriam lo raggiunse poco dopo.

"Papà? Che hai fatto?" La vocina del fratello interruppe il silenzio che si era momentaneamente creato.

"Non sono affari tuoi Diego! Vattene in camera!" la risposta arrivò dura e Miriam si spostò mettendosi davanti al fratello, come a proteggerlo.

"Perché gli parli così? Lui non ha fatto niente! Ti abbiamo aspettato per completare l'albero di Natale." Guardò il padre con aria di rimprovero mentre gli parlava, e subito uno schiaffo arrivò facendola cadere a terra.

Il padre era un uomo alto, forte e robusto. In confronto a loro, che erano mingherlini, poteva sembrare un bestione. Miriam era stanca di aver paura di lui ed era sicura che anche per Diego fosse lo stesso. Il fratello la soccorse aiutandola ad alzarsi e rassicurandola che tutto sarebbe andato bene. Poi si voltò verso il padre e l'inferno ebbe inizio nell'istante in cui i loro occhi si incrociarono.

"Non la devi toccare! Sei un mostro, ti odio! Ti odio!!!" Le urla di Diego si fecero sempre più forti mentre si scagliava contro il padre riempiendolo di pugni e calci.

"Sei un bambino disobbediente Diego, sono tuo padre e devi fare ciò che dico!" Lo prese per i capelli tirandoli mentre il tono di voce sembrava più strascicato con parole sconnesse. Doveva aver bevuto molto quella sera.

"Lasciami!!!!" continuò con i calci e riuscì a colpirlo tra le gambe facendogli mollare la presa e quindi liberandosi. "Scappa Mimì! Ti proteggo io, l'ho promesso alla mamma! Scappa!"

Successe tutto in un attimo. Il padre si sfilò la cintura, pronto a colpire Diego e fargli male, ma Miriam riuscì a coprire il corpo del fratello con il proprio e beccarsi quindi la frustata.

"Siete solo due problemi! Dovevate morire inutili mocciosi! Vostra madre si vergognerebbe di voi!"

La voce del padre le arrivò alle orecchie e Miriam pianse, più per le sue parole che per il dolore. Guardò il fratello e poi il caminetto acceso lanciandogli un segnale che sapeva avrebbe percepito. Infatti Diego corse verso il caminetto prendendo l'attizzatoio, il ferro caldo gli bruciò il palmo della mano ma lui resistette, doveva salvare la sorella e l'avrebbe fatto a tutti i costi.

"Tu non la devi toccare!!" Diego lanciò il ferro in faccia al padre che iniziò ad urlare e coprirsi il viso con entrambe le mani.

Il fratello prese la mano di Miriam stringendola forte.

"Scappiamo Mimì! Andiamo!"

Miriam non se lo fece ripetere due volte, strinse la mano del fratello e insieme fuggirono via da quella casa e da quello che ormai non consideravano più un padre.

*****

Era ormai notte fonda, e faceva anche freddo, Diego lo sentiva fin dentro le ossa... Guardò la sorella per un attimo, mentre i loro piccoli passi riecheggiavano sull'asfalto bagnato. Londra era sempre stata una città umida e fredda, anche nei mesi più caldi. La mano bruciava ancora, il solo ricordo di quello che era successo gli faceva ribollire il sangue nelle vene. Nessun bambino doveva passare un Natale come il loro, non l'avrebbe augurato nemmeno al suo peggiore nemico.

"Dove andremo adesso Mimì?" disse alla sorella, con una vocina che a stento riusciva a riconoscere.

Diego non lo sapeva, non aveva idea di cosa potesse succedere ad entrambi. Di una cosa però era certo, l'aveva protetta, come un vero guerriero. Come uno degli eroi che leggeva nei fumetti, sui quali ogni sera, prima di dormire, fantasticava di salvare una nazione intera da un esercito di cattivi. Loro il cattivo ce l'avevano in casa invece.

"Non lo so Diego, però ho sentito dire che c'è una grande casa, con tanti bambini come noi." Miriam osservò il fratello a capo chino. Sapeva cosa stava pensando, tra loro c'era una forte alchimia.

"Però di una cosa sono certa" Fece una pausa nell'attesa che il fratello potesse guardarla negli occhi.

"Ah sì? Quale?" Sollevò lo sguardo in quello di lei. Riuscì a scorgere una miriade di emozioni, tra le quali un profondo rispetto.

"Tu sei il mio guerriero, mi hai protetta." Un debole sorriso si affacciò sul volto della sorella.

Miriam era sempre stata una ragazzina timida e introversa, anche diffidente a instaurare amicizie, così come succedeva a Diego.

"Adesso ci siamo solo, tu ed io. Sarà difficile e qualche volta ci sentiremo tristi ma di certo non saremo soli." Il sorriso di Miriam divenne più radioso.

"Si hai ragione Mimì! Io ho te e tu hai me!" Annuì deciso sicuro delle sue parole. Portò una mano sopra il cuore della sorella, mentre la guardò fiero negli occhi. Una sferzata di aria gelida li colse in pieno facendoli rabbrividire.

"Per sempre insieme io e te. Me lo prometti?" Sollevò il mignolino in attesa che lo facesse anche lei.

Le vie erano buie e desolate, nessuno poteva fare caso a due bambini, che si stavano scambiando un promessa eterna. Il lampione sopra le loro teste, emanava un debole bagliore che li illuminava appena. Miriam dal canto suo, sollevò a sua volta il mignolo stringendolo insieme a quello del fratellino.

"Te lo prometto Diego, nessuno mai potrà separarci." La voce della sorella era come quella del fratello, sicura e decisa.

"Andiamo adesso Mimì! Stai congelando."

Diego riprese la mano della sorella preoccupandosi come al solito più per lei che per se stesso. Ormai gli veniva naturale. Lui era un guerriero dal lungo mantello, con il quale l'avrebbe riscaldata nelle notti più gelide, come quella che stavano vivendo. Pian piano il ricordo del padre andava scemando, lasciando il posto a loro due. Due fratelli uniti, pronti a difendersi da tutto e da tutti.


Promise - I'll Always Protect YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora