Chiara Mancini contava con impazienza i minuti che la separavano dalle 20:00,ora fatidica del quotidiano accesso ad Internet.
Mezz'ora al giorno. Niente social network. Giusto qualche ricerca utile per compiti e video su youtube dei suoi cantanti preferiti. Questa le ferree regole che le aveva imposto la mamma, la signora Elisa, da sempre convinta che l'eccessivo uso della tecnologia nuocesse gravemente all'educazione della figlia. La signora Elisa guardava con orrore a quella nuova generazione che preferiva rinchiudersi in casa davanti ad un pc invece che uscire all'aria aperta. Che viveva in simbiosi col cellulare, con lo sguardo sempre fisso sul display in attesa di un messaggio. Una generazione in cui le discussione non avvenivano più faccia a faccia ma attraverso lo schermo di un computer.
E poi i giornali erano figli di casi di maniaci che si nascondevano in chat, di pericoli che si celavano dietro quell'enorme trappolone chiamato internet. Anche a costo di essere impopolare, Elisa aveva deciso di educare la figlia in maniera diversa dalle altre madri. Naturalmente questa presa di posizione aveva provocato non pochi resentimenti in chiara che nell'età di 13 anni sentiva di essere già abbastanza grande per poter accedere senza alcuna costrizione in internet.
<< Mamma mancano 5 minuti, stasera posso anticiparmi,dai,per favore devo fare una ricerca per la lezione di storia>>.
<< Ai miei tempi si usavano le enciclopedie! E comunque mi spiace deluderti ma stasera niente internet. C'è il nonno a cena dobbiamo discutere di una cosa molto importante>>.
<<Ma le mie compagne lo usano tutto il giorno.Uffa!Sono l'unica che non ha il profilo di Facebook.L'unica che non può seguire nessuno su Twitter.Sono sempre tagliata dalle discussioni in classe.È colpa tua se le altre mi prendono in giro È colpa tua se non ho amiche!>>.
<<Ma se hai Martina...>>.
<<Si,quella cicciona con la macchinetta in bocca!>>rispose Chiara,pentendosene subito.
Voleva un gran bene a Martina, ma l'imposizione della mamma l'avevano resa impolare e fuori moda e la rabbia che crescevo dentro ogni giorno di più tanto da prendersela con la sua migliore amica.
<<Sono sicura che non pensi veramente questo di Martina....>>,fece Elisa in tono conciliatori,<<...e adesso vatti a lavare le mani,che presto potrebbe esserci una sorpresa per te>>.
<<Che sorpresa?Mi regali il portatile che ti sto implorando da un anno?>>
<<Come corri signorina.Vedremo.Vorrei solo potermi fidare di te.Vai a salutare il nonno,ne parliamo a cena>>.
Chiara corsa in bagno col cuore che quasi che saltava insetto. Un computer. Tutto per lei. Verame possibile.? Immagino mentre cercavo una bella foto da mettere come profilo Facebook. Fantastico sulle escursioni a cui avrebbe potuto partecipare. Marco cercato solamente perché il compito di matematica. Mi sembrava un sogno. Entrò in cucina ancora emozionata. Una cosa era certa:avrebbe dovuto giocarsi bene le sue carte....
