cap 1: la partita

10 2 0
                                    

Alessandra e Manuela erano due grandi amiche, dividevano tutto e gli piaceva divertirsi, nei modi più assurdi e inimmaginabili, nonostante la loro età. Si conoscevano sin da quando erano piccole e già allora erano delle pesti,ma crescendo la maturità sembrava non volesse arrivare. Insomma vivevano a modo loro senza pensare alle conseguenze. Tanto che tutte e due praticavano uno sport, si erano trovate a fare un torneo a livello dilettantistico.
-Ciao Manu, a che ora è il ritrovo per la partita a Milano?
- Alle 14, a quelle stronze gli facciamo il culo e se è necessario botte a manetta
-Ma va vedrai che Luigi ci ferma prima come al solito.
Andarono a Milano per disputare la partita ma Manuela era già partita da casa con delle intenzioni molto chiare: bisognava fare a botte al di là del risultato, ma non aveva calcolato che le ragazze di Milano erano dei colossi. Non l'avrebbe fermata nessuno neppure Luigi che sembrava " il buon san maritano " cioè un autentico frate.
La nostra tifoseria non poté venire quindi eravamo come dei pesci fuor d'acqua, tutti tifavano le nostre avversarie. Ma non importava noi ci eravamo tutte caricate in treno.
Facemmo la partita con i vari insulti che ci arrivavano dai loro tifosi ma la vittoria fu nostra. Manuela come al solito iniziò a difenderci:
- stronze avete visto? l'avete presa a quel servizio! abbiamo vinto! avete problemi stronze?
Da lì partì la rissa, Luigi come al solito scappò, lasciandoci menare, ma una volta in stazione per il ritorno a casa ci fece il solito predicozzo:
- non era il caso che accetavate provocazioni, dovevate stare zitte e non rispondere ecc....
Partì un coro da tutte noi :
- va bene tutto ma le parolacce erano troppe e quindi la soluzione erano BOTTE
Luigi che era intimorito da noi ci rispose semplicemente che se la vedevamo così, tagliò subito il discorso.

Racconti di vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora