two

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Perché tutti scelgono lei?
Che ha di cosí bello?
Solo perché ha fisico?
Allora io ci rinuncio.
Chiudo gli occhi e non vedo altro che uno specchio perfetto.
Mi descrive alla perfezione: grassa, brutta, orribile, bassa, piccola, occhi colmi di lacrime e braccia piene di sangue.
Ti sembra di trovare un lato bello della tua vita, a tutti é capitato, ma a me?
A me niente.
Sempre presa e derisa per quello che é.
Avevo tutto prima di quelle fottute lame, ma ormai non ho più nulla, solo quelle.
Non serve a un cazzo parlare con gli psicologi, ti peggiorano la vita.
Tutti mi guardano e gli sembro una ragazza apposto, che sta bene, ma non é così: dentro muoio, sono vuota, ma piena di dolore.
Ogni volta che piango le lacrime tagliano la pelle e bruciano.
Fanno male.
Non sembra, ma in realtà é cosí.
Io mi guardo e mi sento un mostro.
Guardo le altre che sono perfette: belle, magre, brave in qualcosa, rendono fieri i propri genitori, sorridenti, perfette insomma.
E poi ci sono io: non so fare un cazzo, non sono bella, non sono magra, sorrido, ma con un sorriso forzato, provo a indossare qualsiasi cosa, e sono inguardabile.
Non stupisco del fatto che nessuno mi voglia, che tutti mi considerino una pazza, una matta, un qualcosa da cui stare lontani.
Si vede che questa é la mia strada: l'odio.
Allungo la mia mano in mezzo al buio con solo la luce dello schermo del mio telefono e vedo il riflesso, provo a immaginare che quella sia la mano di quello che voglio essere, e per quanto io mi sforzi non la raggiungo.
Basta.
Per cosa devo combattere?
Per niente?
No, ora basta.
Non voglio combattere per qualcosa per cui non ne valga la pena.
I sogni?
Puttanate.
I desideri?
Minchiate.
Il futuro?
Stronzate.
Amore?
Insignificante.
Tristezza?
Verità.
Odio?
Realtà.
Autolesionismo?
Vita.

                                                         Bimba sperduta

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