Vidi in lontananza una cancellata nera, a fianco c'era una persona alta e robusta. Tutto era offuscato da una nebbia fitta che mi permetteva di distinguere a malapena, queste due figure. Avevo indosso vestiti strappati ; le scarpe bucate erano piene di terra, ma non asciutta, bagnata. In quel momento realizzai che stava piovendo. Camminavo a stento, il dolore alla caviglia non me lo permetteva. Piano piano mi avvicinai sempre più al cancello. Riuscii a scorgere anche tanti piccoli muretti, a poca distanza uno dall'altro. Capii all'ultimo tratto di strada: si trattava di lapidi, quindi era in cimitero...