Mister postman look and see Is there a letter in your bag for me

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"Paul,amore,svegliati" Linda passó una mano tra i capelli del marito che si girò lentamente quasi le sue ossa si potessero rompere.
Paul aprì gli occhi e li stropicciò animatamente,scosse un pò la testa e quando sembró che si fu svegliato del tutto disse dal nulla
"John non c'é più".
Linda fissó gli occhi dell'ex beatle per una frazione di secondo,erano tristi,avevano perso quasi del tutto la vitalità caratteristica di Paul
"Lo so,non riesco a crederci ma riesco a capire solo minimamente il tuo dolore,come quello di George e Ringo,voi eravate una famiglia,eravate fratelli...sono qui però,puoi parlare con me".
Paul le stampò un bacio sulla fronte,come avrebbe fatto senza di lei? ma immediatamente pensò "come faró senza John?"sentí una fitta al petto,non riusciva a smettere di pensarci,una settimana fa John era vivo e vegeto ed ora non l'avrebbe mai più visto,come poteva superare una cosa simile,come?
Si alzò lentamente dal letto e si vestì senza pensare a ciò che faceva,si meraviglió alla fine di aver messo entrambi i calzini dello stesso colore.
Dalla cucina arrivavano le voci allegre dei bambini,Paul respiró e sorrise nello specchio,pensò "la tristezza la tirerò fuori quando saranno andati tutti a scuola".
Si diresse in cucina dove i bambini facevano colazione,James aveva rovesciato il suo latte impegnato com'era a ridere freneticamente.
Paul rimise in ordine quel disastro e poi prese James in braccio,gli diede un bel bacione sulle guanciotte rosee e lo strinse a se,sentiva che avrebbe pianto da un momento all'altro così risistemò il maglione del suo bambino e lo mise giù.
Mary gli si avvicinó e gli tirò un dito,Paul si abbassò per guardarla negli occhioni verdi,lei gli si avvicinó all'orecchio e sussurrando disse"Papà io lo so che sei triste" detto questo lo abbracciò.
Paul rimase stupito dalla sensibilitá di una bambina così ricambiò il suo abbraccio avvolegendola dolcemente.
Linda decise di accompagnare i bambini a scuola cosí nel giro di mezz'ora la casa era silenziosa e Paul era da solo in quella landa desolata.
Stava affogando in una tazza di cereali quando qualcuno bussò alla porta,era indeciso se aprire o no,non voleva vedere nessuno,ma alla fine decise di alzarsi e magari fare anche una bella ramanzina allo scocciatore.
"Buongiorno signor McCartney" il sorriso cosí luminoso del portalettere abbagliò Paul che quasi voleva tirargli una coperta addosso per poter ritornare a vedere "Si,mi dica"disse il musicista un pò impaziente,il ragazzetto cominciò a frugare nel suo borsone a tracolla abbassando la testa e facendo ricadere in avanti il suo ciuffetto biondo "Avrei delle lettere per lei" disse continuando a rimestare in cerca del bottino "capisco" disse paul incrociando le braccia e pensando ai cereali che ancora lo attendevano in cucina.
"ah eccole finalmente,queste furfanti,prego signor McCartney" disse porgendo 4 buste bianche davanti a se,
"mille grazie,arrivederci"disse paul e senza pensarci chiuse la porta.
Paul andó dritto dritto dai suoi amati cereali ancora con le buste in mano e una volta seduto,tra una cucchiaiata e l'altra ne apriva una.
"Oh wow una bolletta,non che sia un guaio ma okay..." e giù una cucchiaiata "di certo non voglio abbonarmi a questo stupido settimanale" e giù un'altra cucchiaiata ma questa volta la tazza scivolò sul pavimento e si infranse creando a terra un lago bianco
"oh accidenti" disse paul alzandosi,
si accorse che aveva ancora le lettere in mano cosí fece per appoggiarle sul tavolo ma qualcosa attirò la sua attenzione,su una busta,c'era scritto...da...da John Lennon.
Paul rimase lì immobile...
"John è morto"...gli tremavano le mani quando afferrò la busta,la girò con cautela e vide che dietro c'era una frase scritta ad inchiostro nero, con precisione, diceva "Lui non avrebbe mai avuto il coraggio di spedirtela".
Paul cercò di rimettere in moto il cervello "C'é solo una cosa da fare"pensó.
Si diresse al telefono ed alzò la cornetta,cominciò a comporre il numero pensando "Non é piacevole ma devi,sarai diretto,senza girarci intorno,non è diffic-"
"Si?" Si sentí dall'altro capo
"Yoko?S-Sono Paul"
"Oh hey,qualcosa non va?"
"Emh...ho ricevuto una lettera che..."
"Oh giusto...Paul,è importante,leggila."
"Oh,credevo fosse un brutto scherzo o un incubo,quindi é...è tutto reale?"
"Si Paul,ho trovato quella lettera in uno dei cassetti della sua scrivania,ho cominciato a leggerla ma non sono arrivata alla fine"
"Capisco,grazie mille Yoko,è un grande regalo credo,no?"
"Si paul"
"Allora...ciao..."
"Hay paul?"
"Si?"
"Ti voleva bene"
E la comunicazione finì lì lasciando paul immobile,in piedi con una strana malinconia nel petto e con un solo pensiero nella testa "spero solo che la busta che ancora non ho aperto non nasconda sorprese"

🌸Hey ciao a tutti🌸
È la prima fanfiction che pubblico quindi sono consapevole che non sarà un granché.
Lasciate un commento o scrivetemi per farmi sapere se devo cambiare qualcosa o se vi è piaciuto o no questo primo capitolo.💕

P.S. I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora