"Lascia scorrere il fiume Lola, lascialo in pace, almeno lui".
Lola, Lola, Lola, Lola.
Dove sei Lola?Il fiume scorre troppo veloce adesso Lola, fermalo.
Lola, quando saltavi da un albero all'altro il vento rideva, soffiava lento felice, quanto caldo quando saltavi sugli alberi Lola, quanto tepore quando mi sorridevi sulle palpebre, i tuoi occhi cantavano.
Eri così dolce, Lola.
Talmente dolce che alla fine hai cristallizzato tutto nella memoria nostalgica, per non perdere nulla, ed io ho lasciato che lo facessi.Era lieve il tuo volo, sussurravano le tue mani.
Avevi bloccato la primavera, Lola.Adesso il fiume trascina via le foglie, annacquandole della sua rabbia furiosa.
Inverno, Lola, gelido ghiaccio ricopre il tuo profumo.Il fiume si precipita, Lola.
Gli alberi sono spogli.I miei occhi chiusi attendono un tuo sorriso, Lola, le mani il tuo canto.
Perché hai lasciato in pace il fiume?
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Lola, Nirvana
General FictionLola è l'ossessione. Il dottore la ragione. J. osserva lontano e malinconico la vita malata che scorre e si spegne. Nel manicomio di Granzette, nell'Italia del 1945, l'amore nella memoria è l'unica ancora di salvezza. Ancora per poco.