Le foglie sugli alberi che cadevano una dopo l'altra sul terreno per poi volare via con il vento sempre più in alto. Tirai un sospiro profondo, cercai di sporgermi per vedere meglio la scena delle foglie che danzavano insieme al vento. Le lacrime iniziarono a scendere come un fiume in piena, stranamente silenziose sembrava che volessero dire "sei viva".
Portai una mano tremante verso il volto per asciugare disperatamente quelle lacrime dolceamaro, ma altre erano pronte a scendere e prendere il loro posto. Una stretta al cuore mi impedì quasi di respirare, presi un bel respiro profondo. Cercando di non cadere in quel buco nero dove ero caduta diverse volte in cui solo la musica era riuscita a portarmi in salvo, ma ora non poteva più essere così. Era finita dovevo essere io stessa a salvarmi da sola senza altri mezzi.
Salvarmi era una parola molto grossa, risi a quel mio stesso pensiero, potevo solo sperare di aumentare il tempo rimasto a mia disposizione.
È così difficile lottare contro qualcosa più grande e potente di te, si dovrebbe restare fermi aspettando la fine a noi destinata, ma gli umani sono così testardi che non riescono a guardare inermi senza poter fare nulla per cercare di migliorare il futuro.Non posso lasciare che la malattia abbia il meglio su di me, mi porterà via tra qualche giorno o tra qualche anno se sarò' fortunata, ma non posso lasciare che mi porti con se senza aver lottato, senza aver fatto un piccolo sforzo. Poterle dire "ecco sono pronta vieni a prendermi".
Ci sono così tante cose che vorrei fare, luoghi che vorrei visitare, emozioni che ancora non ho provato. Il tempo a mia disposizioni é quasi giunto al termine, quando la morte verrà a prendermi sono pronta a sorridere e dirle "ho lottato sono stata più forte di te o almeno ci ho provato".
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Vivi
Short StoryAlcune volte devi essere forte e combattere contro le avversità di questo mondo.