Sono nella sala riunioni, con gli altri della squadra. Sto leggendo altri fascicoli. Sono molto interessanti. I membri del BAU stanno discutendo dell'assassino.
-È egocentrico, narcisista- stava dicendo Derek. -Narcisista, parola derivata da Narciso, semidio, figlio del dio fluviale Cefiso e della naiade Liriope. Bellissimo strafottente, pieno di sè e che ama mettersi al centro dell'attenzione. Innamorato del suo stesso riflesso, si lascia cadere nello stagno in cui si stava specchiando. Scartò la ninfa oreade Eco, maledetta da Era.- intervengo io. I profiler rimangono sbigottiti, senza parole. Poi si guardano attoniti. Io continuo a leggere tranquilla, facendo finta di nulla, ma mi diverte vedere le loro espressioni stupite. Mentre leggo rifletto. Perché il killer ha attaccato proprio noi? Ero in vacanza a Neshville, per visitare il Partenone, poi di notte quel mostro si è infilato nella casa delle vacanze e ha fatto fuori i miei. Ma perché non ha ucciso anche me? Mentre penso a queste cose, mi accorgo di piangere. Tutti questi anni con i miei genitori, ora non ce li ho più. Avevamo in programma di andare in Grecia, a Settembre. Ora invece sarò affidata ai Servizi Sociali, a una famiglia che mi odia e che non mi vuole. Alzo una mano e gli altri si girano verso di me. -Mi darete ai servizi sociali, vero? - chiedo con voce tremante. -No, stasera starai in hotel con me- risponde Garcia sorridendo. Metto giù il libretto, e sorrido. Garcia mi diverte. Gli altri continuano a parlare dell assassino. -Robin, tu l'hai visto-mi chiama Hotch-che aspetto ha? -.-Non ricordo molto. Aveva un elmo, come quello degli spartani, i capelli ricci. Era grosso, enorme. - nel parlare mi si è incrinata la voce. Non voglio ricordarlo. Per nessun motivo. Non voglio averci piu niente a che fare. Più continuano a parlare dell'S. I. e piu mi viene da gridare. Non ce la faccio piu. Mi metto le mani sulle orecchie:non voglio sentire. Mi sento urlare "basta", e per la prima volta mi rendo veramente conto di cos'e quell'uomo che mi ha fatto questo. Io lo troverò. Reid e Morgan si alzano e mi portano in un altra stanza. Io scalcio e urlo. Non voglio che qualcuno mi tocchi. Nemmeno Reid. Li odio. Tutti quanti. Perché non si sono impegnati di piu per salvare i miei genitori? Perché hanno lasciato che mi accadesse tutto ciò? Urlo a Morgan e Reid di andarsene. -Ehi, calma, è tutto finito, sei al sicuro adesso. - cerca di tranquillizzarmi Spencer. -NO-grido-SONO STUFA DI VOI E DELLE VOSTRE TEORIE! PERCHÉ NON LO SIETE NEANCHE A CERCARE ORA?? EH? NON POTETE CLAMARMI, NÉ SOSTITUIRE LA MIA FAMIGLIA, HO PERSO TUTTO, ORMAI. -grido con tutto il fiato che ho. -Robin... -tenta di dire Morgan, -SPARITE! -.I due se ne vanno a malincuore, lasciandomi da sola. Io tiro un pugno contro una lampada spenta, che va in frantumi. Adesso mi rivolgo a te, mostro che mi hai fatto questo. Io ti troverò, e puoi stare certo che ti farò patire tutte le pene degli Inferi. Lo giuro su tutto quello che tirimane.
STAI LEGGENDO
Criminal Minds; Dei ed Eroi
RandomCiao, questa e la mia prima fanfiction su Criminal Minds. Amo Reid e in questa storia si vede bene. Mi immedesimerò in una quattordicenne a cui è morta la famiglia, e con una straordinaria conoscenza della storia...