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ore 07.50

sono alla fermata dell'autobus,con le mie cuffiette e la musica a palla, sto ascoltando "skyscraper " di demi lovato,la mia canzone preferita.Oggi ho due interrogazioni importanti,ma non mi sento pronta a esporre gli argomenti di fronte a tutta la classe,ho paura,e questo timore fa parte di me da sempre,sin da piccola...forse perchè sono sempre stata una ragazza chiusa e molto timida,anche per via del giudizio degli altri.

Salgo sull'autobus e vado a sedermi nell'unico posto libero: il primo.Prendo il libro di storia e ricomincio a ripetere e a prepararmi psicologicamente all'interrogazione.

Una volta arrivata in classe,poso i libri sul banco e cerco di raggruppare gli argomenti per l'interrogazione,ma non ci riesco, perchè la professoressa è già in classe e a distanza di pochi secondi mi ritrovo già vicino alla cattedra.Mi faccio forza e provo a dire delle frasi di senso compiuto ma non faccio altro che bloccarmi.Mi volto verso la classe,e fu proprio questo gesto a farmi esplodere...I miei compagni stavano ridendo di me,e avevano in mano i miei disegni e le foto e i ritratti di mio padre e la professoressa che se ne sbatteva,esplosi,ero piena di rabbia e così iniziai a urlare contro tutti:

"Siete dei coglioni,dei luridi bastardi e lei professoressa non fa niente,guarda.Vi sembra un gesto corretto?sentiamo...sono strana perchè non ho un padre accanto?perchè sono sempre nel mio cazzo di mondo?eh?Mi avete rotto tutti il cazzo,vado via da questa merda,tranquilli non mi vedrete più"

La professoressa si arrabbiò e urlandomi disse:

"Rieger,fuori da questa cl..."

Non riuscii a finire la frase poichè ero già uscita,avevo le lacrime che continuavano a scendere rapide sul mio viso,la musica nelle orecchie e correvo,correvo via da quel luogo da cui sembrava impossibile uscirne vivi,mi diressi verso casa,non chiamai nemmeno mia madre,conoscendola mi avrebbe fatto la sua solita ramanzina e ho preferito evitare.

Arrivata a casa aprì la porta e corsi su in camera mia e mi gettai sul letto a piangere,ero stufa.

Stufa di essere derisa,stufa di essere sempre l'ultima ruota del carro,stufa di essere me.

I SUOI OCCHI.||marco leonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora