Coinquilini per sbaglio

Capitolo 3

                                                                                      Capitolo 3

|| Abbey ||

Da quando sono tornata all'appartamento non ho fatto altro che starmene in camera mia a fissare il soffitto, non ho mangiato, non ho bevuto, non ho fatto niente di niente per tutto il giorno, l'unica cosa che ho fatto-oltre a guardare il soffitto- è stato urlare a cameron di far star zitta la gallina che aveva portato nel nostro appartamento.

Sono le tre del mattino, mi alzo dal letto, prendo dei vestiti puliti e vado al bagno, mi faccio una doccia, mi lavo i capelli, mi asciugo, mi vesto, prendo il telefono, le cuffiette e le chiavi dell'appartamento. Esco e mi dirigo al bar più vicino.

Appena arrivo al bar ordino una birra bionda alla spina, poi due, poi tre, e ancora e ancora, fin quando, mentre stavo ordinando la mia settima birra alla spina, entra Cameron che mi prende il braccio con forza e mi porta fuori dal bar dove stavo così bene. <Cosa stavi cercando di fare?! Eh?!> sbotta lui, dire che è furioso è dir poco, ops <Ma che cazzo vuoi?! non mi conosci neanche, sai solo il mio nome e che fai?! mi prendi dal braccio portandomi fuori dal bar?!> sbotto io guardandolo con sguardo assassino. di solito questo mio sguardo faceva paura a chiunque, ma a lui no, lui è fermo, immobile che continua a guardarmi con sguardo duro e severo. Stanca di sentirmi in soggezione, giro i tacchi e me ne vado verso il dormitorio barcollando.

Sono tornata al dormitorio, sono entrata senza fare rumore e sono andata fino al mio appartamento, non so dove sia finito Cameron, mentre stavo tornando mi sono girata in dietro tre volte, la prima e la seconda volta era dietro di me, ma quando mi sono girata per la terza volta lui non c'era più, pensai "sicuramente avrà preso un'altra strada per tornare, e appena tornerò a casa lo vedrò sdraiato sul divano come ieri e l'altro ieri" ma no, non è così, quando sono tornata ho aperto la porta, ho guardato sul divano, in camera sua, in cucina, nel bagno e persino in camera mia, ma niente, non c'era nessuna traccia di quel ragazzo misterioso.

Sono le 06:30 quando inizia a suonare la sveglia, solo che essendo che non sono riuscita a dormire, non è servito tenerla accesa. Spengo 'sto maledetto aggeggio per torturare i poveri ragazzi al mattino per farli svegliare e mi alzo dal letto diretta all'armadio per vedere che vestiti posso mettere. 

Decido di indossare la mia gonna nera a vita alta, un crop top bianco e le mie amate e fedeli Adidas SuperStar.

Vado al bagno, apro l'acqua della doccia, mi tolgo i vestiti e mi metto sotto il getto d'acqua calda, mi lavo i capelli col mio shampoo alla vaniglia e con il balsamo anch'esso alla vaniglia e poi mi lavo il corpo col mio bagnoschiuma, indovinate un po' di che gusto, beh ovviamente alla vaniglia, non sono fissata con la vaniglia pfft nooo. Mi sciacquo ed esco dalla doccia, prendo il phone, mi asciugo i capelli e mi faccio due trecce alla francese, mi vesto, esco dal bagno e vado in cucina.

<Ehi Cameron, dove sei stat...> lascio la frase in sospeso appena lui si gira nella mia direzione, <Che hai fatto?!> dico correndo da lui per vedergli il viso pieno di lividi violacei, le nocche delle sue mani sono ancora piene di sangue, <Cameron? per favore dimmi che è successo..> gli dico implorandolo con lo sguardo mentre vado a prendere del ghiaccio dal congelatore ed uno strofinaccio da mettere tra il ghiaccio e la pelle. <Non è successo assolutamente niente.> sbotta alzandosi velocemente, mi metto davanti a lui intimandolo a sedersi, <Certo, e tu pensi davvero che io ti creda? beh ti sbagli di grosso. Ora dimmi che cazzo è successo.> sbotto irritata ma allo stesso tempo divertita. <E va bene, basta che poi smetti di rompermi il cazzo.>

Bene, bene, bene, ciao, come state? io bene. Sono finalmente tornata a scrivere, ricordate che aggiornerò solo a 3 stelline e 2 commenti. Chissà cosa è successo a Cameron ehehe. Byee <3