Eyes and ice

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Nel frattempo al castello tutti si erano accorti della scomparsa della regina e nel regno si era sparso il panico.

Che fine aveva fatto la regina? Chi avrebbe governato in sua assenza? Cosa ne sarebbe stato del regno? Nella capitale tutti si facevano queste e alte domande, ma nessuno trovava una risposta.

Erano passati quattro giorni dalla scomparsa di Quinn e Mya aveva mandato una lettera urgente a Margaret essendo quest'ultima l'unica parente della regina rimasta in vita.

Quella mattina Mya e il principe Darwin, accompagnati dalle guardie reali, si erano recati al porto per accogliere Margaret e i suoi tre figli: Lloyd, Margery e Giselle.

Lloyd era alto quasi quanto sua madre, aveva i capelli biondi e sempre in ordine.

I suoi occhi erano di un verde chiaro abbastanza uniforme per tutto l'iride, ma sulla parte inferiore tendevano più al giallo. Purtroppo però nonostante avesse degli occhi molto belli erano sempre nascosti sotto i suoi occhiali dalla montatura rettangolare nera.

Dalla guancia destra fino a quella sinistra passando per il naso il suo viso era ricoperto di lentiggini, come quelli delle sue sorelle e di sua madre.

Lloyd era sempre molto composto ed educato e ci teneva a correggere ogni singolo errore che le persone intorno a lui commettevano per poi rimproverarli in tono saccente, questo lo rendeva spesso sgradito dalle persone e specialmente da sua cugina che essendo di un anno più grande odiava sentirsi "inferiore" a lui.

Margery era una ragazza di appena quattordici anni molto carina, i suoi capelli erano neri come la pece e i suoi occhi azzurri come il ghiaccio o meglio erano di ghiaccio.

L'occhio sinistro era di un azzurro più scuro e più intenso rispetto al destro che sembrava quasi bianco.

L'occhio destro era coperto da una cicatrice vecchia di quasi un decennio che lo attraversava dalla parte superiore a quella inferiore.

Quella cicatrice le era stata fatta da un orso polare che l'aveva aggredita durante il suo viaggio in Groenlandia quando aveva cinque anni e mezzo.

Quel giorno aveva salvato Yuki da morte certa. La cucciola di orso polare era infatti accidentalmente caduta in un lago ghiacciato, il suo peso aveva rotto il ghiaccio e la giovane Margery era riuscita a recuperarla.

Sfortuna volle però che mentre portava la cucciola in salvo e correva verso casa un orso la vide e la aggredì perché aveva "rapito" un cucciolo.

Era ovviamente impossibile spiegare all'orso che Yuki non sarebbe sopravvissuta senza la madre che purtroppo la bambina aveva trovato morta sulla riva del lago, ma Margery ci provò ugualmente.

L'orso l'aveva scaraventata a terra e le stava ormai sopra, la bambina non poteva muoversi.

"Signor orso, devo salvare questo cucciolo e portarlo a casa o non sopravvivrà! Sua madre è morta sulla riva del lago e un cucciolo non può vivere senza madre!" Margery ricordava perfettamente le parole che aveva usato in quel momento.

"Non mi interessa, voi umani tentate di mettere a repentaglio la nostra vita e non lasciate mai che la natura faccia il suo corso! Lascia andare il cucciolo ed io lascerò andare te!" Nei racconti di Margery questa parte era sempre molto precisa e dettagliata e la ragazza usava sempre gli stessi identici termini dell'orso.

"MAI! Non lo lascerò morire se posso fare qualcosa per salvarlo!"

Dopo aver detto questo arrivava la parte della storia che la ragazza odiava di più: iniziò a strisciare nella neve per liberarsi dalla presa dell'orso, strinse Yuki al petto e appena si liberò iniziò a correre.

L'orso la raggiunse e la graffiò sull'occhio destro che iniziò a sanguinare.

La bambina svenne, ma fortunatamente era ormai vicina alla residenza e le guardie riuscirono immediatamente a mettere l'orso in fuga ed a soccorrere sia la principessa che il cucciolo.

Da quel giorno l'occhio destro di Margery prese lo stesso colore del ghiaccio dal quale aveva salvato Yuki e purtroppo la sua vista calò gravemente.

L'occhio destro era ormai quasi inutile, serviva solo come ricordo...

Quel giorno la cambiò radicalmente, iniziò a diventare silenziosa e riservata, non giocava più con suo fratello e gli altri bambini: la sua unica compagna di gioco era diventata Yuki.

Tutta la sua felicità e la sua innocenza di bambina sembravano essere scomparse e tornavano solo quando lei e Yuki erano sole.

A volte pensava che sarebbe stato tutto più semplice se fosse nata senza poteri visto che in fondo era tutta colpa loro: suo padre, suo zio e anche sua cugina Quinn erano nati con dei poteri.

Suo padre dominava il fuoco, suo zio e sua cugina l'acqua e lei...il ghiaccio.

Lei e la sua famiglia si erano trasferiti in Groenlandia per un po' perché lì viveva uno dei maghi più saggi ed esperti in fatto di ghiaccio che esistano al mondo, Margery partecipava a delle lezioni giornaliere che le avrebbero insegnato ad usare il suo potere e ad apprenderne altri così da diventare lei stessa una maestra del ghiaccio e della magia.

Dopo l'aggressione da parte dell'orso dovette interrompere le lezioni e tornare in Inghilterra dove proseguì gli studi in modo più generico e meno incentrato sul ghiaccio.

Se fosse nata senza poteri non sarebbe successo nulla, ma non avrebbe neanche mai incontrato Yuki.

Giselle invece era nata due anni dopo il ritorno in Inghilterra e adorava ascoltare i racconti sulla Groenlandia.

Giselle aveva sette anni, anche i suoi capelli erano neri come la pece e i suoi occhi erano di un azzurro tendente al verde acqua.

Solitamente raccoglieva i suoi capelli in due codine laterali basse e indossava dei fiocchi di varie tonalità di viola.

Era una bambina molto vivace e allegra e tentava sempre di convincere i suoi fratelli a giocare con lei anche se riceveva quasi sempre una risposta negativa.

Era la cugina preferita di Darwin, visto che ogni volta che si incontravano potevano giocare insieme.

\\SPAZIO AUTRICE\\

Appena avrò scritto altro aggiornerò questa parte. Per ora il capitolo finisce qui, ma presto continuerà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2022 ⏰

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