Il mio lavoro é orribbile, ora vi spiego il motivo.
Il mio compito é quello di separarvi dai vostri cari, si esatto io sono la morte, fredda, gelida e senza scupoli, o almeno voi mi vedete in questo modo. Vi giuro, io odio il mio lavoro, odio dover separare le persone, ancor di più se giovani e felci. Ricordo ancora di una vita presa non molto tempo fa, una ragazza, giovane, bella, la aiutai in tutti i modi... Cercai di tenerla in vita il più possibbile, venendo severamente rimproverato, tutto per farle dare l'ultimo saluto alla sua progenie, una bambina nata da poco, cosi piccola e dolce... Ora vi racconto com'è andata...
Come tutti i giorni i nomi sulla lista continuavano ad apparire, mi trovavo in ospedale per portare via un'anziano signore la cui ora era giunta, appena finito il lavoro vidi sulla lista un nuovo nome, nello stesso ospedale, attraversai la parete per raggiungerla, aspettai la sua ora continuando a guardarla soffrire per il parto, aspettando tristemente. Le lancette della sua vita sembravano andare più veloce rispetto a quelle degli altri, 5, 10, 15 minuti, sembravano solo pochi secondi, dopo quasi un ora, la bambina nacque, feci un respiro di soglievo insieme ai medici, vidi il padre entrare nella stanza, felice, piangeva di gioia, nemmeno il tempo di prendere in braccio la bambina che vidi le lancette della ragazza arrivare quasi a zero, mancavano pochi secondi, sapete, negli ultimi istanti di vita gli esseri umani anno la capacità di vedermi, la ragazza mi guardò pregandomi di darle ancora qualche minuto, solo per abbracciare sua figlia per l'ultima volta, sapevo che era sbagliato, ma non riuscì a dirle di no, aumentai di poco il suo tempo, avverando il suo ultimo desiderio, non rimasi nemmeno nella stanza per riprendermi la sua anima, ormai il gioco era fatto. La ragazza morì con la bambina fra le sue braccia e con un sorriso caldo in volto, mi ricordo di lei non per questo, ma perché fu l'unica persona che mi ringraziò subito dopo, mi cercò prima di scomparire, spuntandomi davanti, facendo un piccolo inchino in segno di gratitudine, per poi sorridere dicendomi con fievole voce "grazie".
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É semplicemente un lavoro
ParanormalIl lavoro della morte visto dalla propria prospettiva