Capitolo 2

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| Giulia |

Mi guardai un'ultima volta allo specchio del mio camerino, indossavo un top nero e dei pantaloni larghi alla caviglia del medesimo colore. I capelli erano lisci e scalati come sempre, mentre il trucco era il solito dalle tonalità nude.

Spensi il cellulare, infilandolo nella borsa in caso qualcuno venisse a frugare. Raggiunsi gli studi Elios che erano a pochi passi da lì, una distanza che permetteva di parcheggiare le proprie auto.

In qualche decina di minuti cominciò tutto. “Andrea, per te c'è Claudia” annunciò Maria, lei camminò le scale. Poi toccò a me. “Giulia” disse, feci le scale, senza guardarlo, come la scorsa volta.

Appena lo vidi sorrisi e gli baciai la guancia, andandomi a sedere fra le sedie rosse. Era una sensazione stupenda sedersi lì, mi faceva realizzare di essere una delle tre ragazze con cui era uscito.

“Cominciamo con Andrea, eravamo rimasti a lui che conosceva alcune nuovi corteggiatrici. Da chi iniziamo?” chiese Maria, rimettendosi seduta in mezzo alle scale.

“Giulia” sorrise, sullo schermo apparse lui che raggiungeva la Fiat dicendo quella fatidica frase. Rivedendo quell'esterna, avevo rivissuto quella giornata e tutte le sensazioni che avevo provato.

“Andrea?” intervenì Maria, come le era solito fare.

“Ammetto che nell'esterna ero molto imbarazzato e non succede spesso” rispose, mentre il pubblico applaudiva al suo 'coraggio'. “L'ho notato” aggiunse Tina, sottolineando il suo cambiamento.

“Giulia?”

“Beh, devo dire che mi ha fatto molto piacere e che non l'ho trovato banale come nelle altre esterne. Credo che tutti abbiano notato la differenza fra la mia prima esterna e le scorse, quindi volevo sottolineare il fatto che dipende dalla ragazza, non è solo colpa di Andrea” ammisi, visto che aveva ricevuto molte critiche dall'altro tronista e da Tina.

“Ma è anche colpa di Andrea, non credi?” si lamentò Claudia, una cretina con la mentalità pari a zero. “Ho detto che non è solo colpa sua, non che lui non ha colpe. Ne ha eccome” ribattei.

“Già fai la gelosa?” chiese Andrea, facendo un sorriso da ebete. “Andrè” lo guardai male, una sola parola per zittirlo completamente. C'era tanta complicità fra di noi, forse troppa.

Qualcuno fra il pubblico rise e Maria parlò, annunciando l'esterna di Andrea e Laura. La location era una piscina, c'era lei un costume. Appena arrivò Andrea cominciò a fare commenti fastidiosi.

Quando terminò, contai fino a dieci prima di parlarne. Ero una ragazza super gelosa e non riuscivo mai a controllarmi, ma non provavo ancora gelosia nei suoi confronti, ovviamente. Restava il fatto che, nonostante avessi fatto una sola esterna con lui, mi dessero del fastidio i suoi commenti da donnaiolo.

“Giulia?” fece Maria.

“Tralasciando i suoi commenti idioti, non posso già arrabbiarmi o altro nel vedere queste cose. Come prima esterna, lo ammetto, mi sembra esagerata come scelta” risposi.

“Ma se questa è esagerazione la tua cos'è che gli hai dato dello stronzo la prima volta che l'hai visto?” ribattè Laura, evidentemente infastidita dalla mia opinione.

“Un conto è un'aggettivo o un'etichettazione, un conto è fare la prima esterna in costume. A me sembra esagerato e non lo farei mai, poi sta a te. Ci sono stati casi peggiori di questo, per carità” dissi.

“Io non darei mai dello stronzo ad un ragazzo che nemmeno conosco” continuò, rigirando il discorso, dimostrando la sua immaturità.

“Ma dai, ora dobbiamo fare tutto questo casino perché ho detto ciò che pensavo a primo impatto” parlai. “Non è solo quello, anche il chiamarlo Andrè mi sembra esagerato più dello stare in costume.”

Hold On ↠ GDL; ADDove le storie prendono vita. Scoprilo ora