I love only you, baby.

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«Harry, cazzo cosa ti prende?» sbraitò Louis stanco di quella situazione, erano ormai tre giorni che il suo ragazzo -secolare- Harry gli teneva il broncio.

Come al solito, il riccio, sbuffò scrollando le spalle e prendendo la sua giacca dall'appendi abiti.

«Dove cazzo vai ora?»
Quando Louis era incazzato, si trasformava in un vero e proprio scaricatore di porto.

«Esco.»

Quella fu la prima volta dopo tre giorni che Harry gli rivolse la parola; egli si infilò i suoi soliti stivaletti di camoscio per poi aprire la porta.

«Con Nick.» aggiunse.

Il ragazzo dagli occhi blu, non ci vide più, era maledettamente geloso di quella sorta di cavallo che ci provava spudoratamente con il suo Harry. Quindi, prese saldamente il polso del compagno cercando di trascinare dentro il suo corpo posato sullo stipite della porta.

«Lasciami, stronzo.» sbottò il riccio scrollandosi Louis di dosso che lo guardò arrabbiato. «Non aspettarmi alzato stasera.»

E così se ne andò. Uscì di casa sbattendo la porta sotto le imprecazioni di Louis che, orgoglioso com'era, avrebbe aspettato che Harry tornasse da lui.

**
«Che cazzo di fine ha fatto quel ragazzino irresponsabile.»

Louis era seduto sul divano con le mani tra i capelli, si tirava le ciocche lisce frustrato guardando l'orologio posto sopra il camino ogni cinque secondi.

Erano le due e zero quattro del mattino, ed Harry non era ancora tornato. Louis, dal canto suo, era arrabbiato: un ragazzino di appena diciassette anni era fuori nel bel mezzo della notte con un cavallo stupratore.

Okay, forse non era uno stupratore ma gli stava così tanto sul cazzo che lo diventava automaticamente .

Il ventiduenne sbuffò frustrato prendendo il suo cellulare in mano, cercò il contatto "Baby" e, finalmente, mise l'orgoglio da parte facendo squillare quel dannato iPhone da cui il suo ragazzo non si separava mai.

"P-pronto?"

La voce palesemente ubriaca di Harry si udiva al di là del telefono, Louis, in quel momento, era tremendamente preoccupato e arrabbiato.

Suvvia, il suo bimbo era in una fottuta discoteca da ubriaco e soprattutto senza di lui.

"Harry? Dove sei? Ti vengo a prendere."

La voce gli uscì esattamente come voleva lui: fredda e distaccata.

"No!" urlò per sovrastare il volume della musica "Sto bene qui c-con Nick.. è molto simpatico sai? Dovresti farci amicizia!" e scoppiò a ridere, una risata sguaiata e senza senso che fece innervosire Louis.

"Non me ne frega un cazzo di quella faccia di cavallo. È stato lui a farti ubriacare?"

E forse Louis stava esagerando, ma non sopportava l'idea di un piccolo Harry ubriaco nelle braccia della persona che odiava più al mondo.

"Dai Loulou!" frignò "Non rompere, fammi divertire!" concluse con l'ennesima risata per poi buttare giù il telefono.

Il ragazzo dagli occhi blu ringhiò dalla rabbia cercando il numero di Nick dalla sua rubrica, gliene avrebbe dette quattro a quello lì.

"Hey Louis!"

Dall'altro capo del telefono non si udivano suoni e frastuoni, ma, al contrario, solo un rumore pacato del mare in movimento.

I love only you, baby. || OS L.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora