Capitolo V

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9 settembre, primo giorno di scuola.

Era abitudine per noi primini essere accompagnati fin dentro al cancello dai genitori, per poi essere chiamati uno a uno e portati in palestra per un primo incontro con la preside.

Vidi tante ragazze e ragazzi salutarsi, riabbracciarsi, pensai che prima o tardi anch'io avrei potuto fare lo stesso, ma per il momento ero lì con mia mamma che attendevo di essere chiamata.

All'inizio della fila incontrai lo sguardo di Samantha, una mia ex compagna di classe di origine marocchina, stava parlando con un'altra ragazza che poco dopo scoprì essere la mia prima nuova amica.

Mi sono sempre trovata a mio agio con le persone di altre etnie, forse perché erano spesso escluse, emarginate e mi mettevo nei loro panni, ma soprattutto perché mi affascinava ascoltare le loro storie, le loro tradizioni e capire qualcosa in più sulla loro religione; così fin dai primi anni di asilo le mie migliori amiche, che ogni anno cambiavano nome, erano sempre di un paese diverso.

"La classe 1^C venga avanti..."e iniziarono a pronunciare i nomi di tutti noi, il mio era il terzultimo così mi affrettai a salutare mia mamma per non perdere il mio gruppo ed entrai.

Per tutto il tragitto, che ricordo ancora perfettamente, mi guardai intorno sperduta pensando a quanto fosse immensa questa scuola, arrivati in palestra mi sedetti sul terzo gradino delle scalinate vicino ai miei compagni e ascoltai con attenzione il benvenuto e le raccomandazioni da parte della preside, nonostante tutti i commenti che sentivo alle mie spalle, mi sembrò fin da subito una donna intelligente, saggia e disponibile; a metà del discorso sentii una voce alla mia destra, mi girai ed era lei, Aurora, la ragazza con cui stava parlando poco prima Samantha.

"Hey sei della C?"

Ci presentammo e mi presentò anche alle altre ragazze della nostra sezione sedute accanto a lei; iniziammo a parlare e mi persi il resto del discorso della preside che seguì con un applauso finale.

Uscimmo dalla palestra e ci dirigemmo con la nostra nuova insegnante per i corridoi, durante il tragitto di ritorno osservai per bene Aurora, era alquanto bruttina, bassa, capelli mori ed occhi neri, naso schiacciato e una bocca finissima, ma era dolce e simpatica, o almeno così sembrava.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 24, 2017 ⏰

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