Dal capitolo precedente
"piacere di conoscervi"
Piacere di conoscere anche te mio campione... piacere.E' stato davvero bello poter pranzare con lui. E' simpaticissimo, e non riesco a credere che abbia invitato me e viola a venire un giorno in casa juve. Sono troppo felice, il mio sogno si è realizzato e ne sono infinitamente felice. Paulo mi distoglie dai miei pensieri
"Ecco - dice presentandomi un foglietto di carta - questo è il mio numero, quando ti va scrivimi così possiamo parlare"Ero letteralmente tra le stelle in quel momento, le guance mi diventarono improvvisamente rosse, ero alquanto in imbarazzo, e purtroppo lui se ne accorse. Lo ringraziai e a mia volta gli diedi il mio numero.
Dopo quel breve momento di imbarazzo continuammo a parlare, ridere e scherzare finchè lui non si accorse che si era fatto molto tardi.
"Bea, Viola mi dispiace tantissimo stroncare qui il nostro discorso, ma devo andare, c'è Antonella che mi aspetta a casa, stasera Bea scrivimi così ci mettiamo d'accordo su quando vederci un'altra volta! Un bacio.. ciao!"
Antonella.. certo. Mi ero anche dimenticata che avesse una ragazza, che illusa.. a cosa mi aspettavo.. che mi baciasse prima di andarsene.. bah.. che stupida.PAULO'S POV
Mi è piaciuto tanto stare a parlare con loro, sopratutto con Beatrice, è una ragazza fantastica e oltre a tutto anche bellissima. Ma ovviamente andava tutto fin troppo bene, mi sono ritrovato un messaggio kilometrico da parte di Antonella.. la mia ragazza. Anche lei è una brava ragazza ma ultimamente è fin troppo invasiva. Mi scrive sempre non mi lascia neanche respirare e ogni volta che arrivo a casa stanco dopo gli allenamenti o dopo le partite non mi cucina mai niente, quindi devo sempre fare qualcosa io, oppure ordinare qualche pizza mentre lei esce fuori con le amiche. Devo sempre stare ai suoi comodi e la sua voce è irritante. Appena entro in casa la sento urlare: "Dove sei stato tutto questo tempo eh??" La sua voce era stridula soprattutto quando urlava. Mi limitai a dire un "scusa amore" e andai a farmi una doccia. Dopo di ciò Antonella mi chiamò a cena, entrai in cucina e sul tavolo trovai una lasagna mezza bruciata. Ma ho apprezzato lo sforzo.
"Amore questa sera esco con le amiche, non aspettarmi sveglio." Come ogni sera tra l'altro.
"Va bene. Se domani mattina non mi vedi vuol dire che sono agli allenamenti quindi evita di chiamarmi 30 volte perché non ti posso rispondere"
"Oh si va bene va bene.. ma non essere così scontroso! Io vado ci si vede"
Ok, magari si è incazzata un po' ma certe volte gli serve proprio una regolata. La amo perché è la mia ragazza ma certe volte è proprio insopportabile. Approfitto dell'uscita di Antonella per scrivere a Bea.
Abbiamo parlato a lungo e ho avuto modo di conoscerla meglio.. sono questi incontri casuali che mi cambiano la vita. Abbiamo deciso che lei verrà domani agli allenamenti, per stare con me e per conoscere un po' tutti e dopo magari andremo tutti in casa juve.BEATRICE'S POV
Mi ha scritto e mi ha chiesto di andare con lui agli allenamenti. Non ho parole.. sono troppo felice, e per finire mi fa detto che forse dopo andremo in casa Juve. Paulo è un ragazzo fantastico e credo che mi piaccia un po'.. ma che dico.. mi piace tantissimo ma so che a lui non interesso più di tanto, è già fidanzato con quella gallina di Antonella.
Mi sono appena fatta un piatto di pasta, questo ci sta sempre bene. Non c'è nessuno in casa, ho pensato più volte di comprarmi una casa nuova dove possa vivere da sola.. ma per ora sto bene così.
Sento la necessità di parlare con qualcuno perché mi sto annoiando troppo, chiamo una mia amica, Sabrina. La conosco fin dalla 1° media, un po' come viola solo che lei l'ho conosciuta in 3°elementare quando mi sono trasferita qui. Il telefono squilla ma lei non risponde, chiamo più volte e inizio a preuccuparmi, lei di solito risponde subito. Chiamo sua madre per chiedere se va tutto bene. No. No. Non va bene. Lo sapevo che c'era qualcosa che non andava. Ha tentato il suicidio. Ancora. Prendo subito la macchina e vado in ospedale. Chiedo all'infermiera la camera e corro subito da lei. Sta dormendo. I polsi tagliati. Ha toccato la vena. Ma miracolosamente sono riusciti a salvarla. Da quando è morto suo fratello in un incidente è caduta in depressione. La chiamo sempre per vedere come sta e quando ho tempo vado sempre da lei. Ci sto davvero male.
Intanto sento il telefono squillare. È Paulo. Vorrei essere felice ma non ci riesco. Ho la voce rotta dal pianto.
B: P-paulo ciao.. D-dimmi tutto
P: Bea tutto bene?
B: T-tranquillo.. sono in ospedale, una mia amica ha tentato beh..
Non ci riuscivo, scoppiai a piangere
P: Dimmi in quale ospedale sei. Vengo subito li!
B: sono al Martini. Grazie. Ti voglio tanto bene.
P: anch'io, tanto. Arrivo giusto tra una mezz'oretta.
B: ti aspetto e grazie ancora
P: figurati. Tutto per te.
|Fine chiamata|