La civetta dorata

138 16 43
                                    


C'era una volta, in un regno molto molto lontano, una principessa davvero brutta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

C'era una volta, in un regno molto molto lontano, una principessa davvero brutta. Lo era in maniera talmente opprimente, che chiunque alle sue spalle si burlava del suo aspetto.

Col passare degli anni, i continui dileggi nei suoi confronti l'avevano resa indisponente e cattiva, tanto che un giorno, per vendicarsi di tutti i torti subiti, decise di far preparare a una vecchia strega una pozione incantatrice capace di far innamorare chiunque avesse posato gli occhi su di lei.

Fatto ciò, fece emanare un editto in cui invitava tutti i principi in età da marito a farsi avanti per prenderla in sposa e governare il regno al suo fianco.

Visto che il regno della principessa era molto ricco e ambito, giovani principi da ogni dove intraprendevano un lungo viaggio per vederla ma, una volta giunti al suo cospetto, non riuscivano a trattenere la repulsione che provavano di fronte al suo orrendo volto e si tiravano indietro.
«Vi fermerete almeno per la cena e per la notte, prima di ricominciare nuovamente il vostro viaggio?» chiedeva poi la principessa. «Non vorrete farmi torto anche in questo?».
Così, tutti i principi, sentendosi in colpa, si univano al banchetto della principessa.

«Servo, porta un calice del nostro vino speciale all'ospite assetato» diceva lei, a un tal punto. Il principe di turno, ringraziando, beveva fino all'ultimo sorso, dopodiché si sentiva improvvisamente stordito e, barcollando, sbatteva gli occhi fissando interdetto la principessa.

«Oh, quanta beltà, quanta grazia e dolcezza nel vostro viso. Come ho potuto non accorgermene prima? Perdonate la mia cecità e accettate il mio amore».

La principessa, allora, con aria stizzita, incrociava le mani: «Oramai é troppo tardi. Avete sprecato la vostra possibilità e avete perso la mia fiducia, non avrete né me né il regno».

Il principe, disperato, si inginocchiava chiedendo perdono: «Vi prego, non fatemi questo torto, ne morirei. Farei qualsiasi cosa perché voi possiate amarmi».

La principessa, dunque, fingendo compassione, diceva: «Se mi amate davvero come dite, portatemi il cuore pulsante del drago che si trova oltre i monti bruni, in fondo al fiume della Morte. Si dice che chiunque lo mangi otterrà l'immortalità. Se riuscirete nell'impresa, vi sposerò di certo».

Allora il principe, giurandole amore eterno, partiva pieno di coraggio, per poi morire nell'impresa. Così accadde per tutti i principi che si presentarono: ognuno di loro inorridiva guardandola e, poi, se ne innamorava bevendo la pozione dal calice di vino.

La brutta principessa, così, chiedeva loro imprese impossibili sapendo che vi avrebbero adempiuto a costo della vita.

Successe, però, che un giorno si presentò questo tal principe poverello, che giungeva da un lontano regno in rovina per cercar fortuna. Era un giovane molto coraggioso e buono d'animo, tanto che, appena vide la bruttezza della ragazza, cercò di contenersi dal fare un'espressione disgustata.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 07, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Fiabe CrudeliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora