26 aprile

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Ehi babbone, è da un po' che non ti scrivo, ma è semplicemente perché sto cercando di riprendere in mano la mia vita, di prendere bei voti a scuola e di legare con le amiche. Però nella mia mente ci sei sempre lo sai? Il tuo pensiero non mi abbandona mai. Sto un po' meglio, piango meno. Però alla mattina, il tram con cui vado a scuola passa davanti al cartellone in cui c'è scritto che sei morto il 31 gennaio 2017 e è sempre un colpo al cuore. Vengo spesso al cimitero, perché mi sembra l'unico modo per starti "vicina" e spesso parlo al vuoto sperando che in un qualche modo tu mi possa ascoltare. Ti ho odiato tanto nella mia infanzia, ti odiavo perché non c'eri per me e perché  hai scelto una vita sbagliata ad una famiglia che ti voleva bene.

Lettere per mio padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora