19.08.2015
Ore 14 e 15
Camminava per le lunghe vie milanesi, il cielo, quel giorno, era un po' meno grigio del solito, anzi potrei pensare quasi che accennasse ad un bluastro, forse era molto più azzurro che grigio, o forse no, forse era semplicemente ceruleo.Sorrise lievemente - "almeno si abbina con i miei occhi"- pensò, continuò poi ad osservare imperterrita il cielo e in lontananza scorse grosse nuvole nere.
"Che m'importa se viene da piovere?In fondo questo è il giorno della partenza."
Ore 17.
Era la prima volta che prendeva l'aereo da sola, già in passato aveva viaggiato verso l'America, ma era con i miei genitori. Sua mamma Anemone nacque in una famiglia greca.I suoi bisnonni erano cittadini facoltosi della media borghesia, tuttavia erano di origini ebraiche e si trovarono a dover scappare in america durante la seconda guerra mondiale, lì sua madre nacque e visse gran parte della sua vita, finché non conobbe Roberto, italiano di nascita, trasferitosi in America per lavoro, tornò a casa con un marito ed una figlia. Fisicamente hanno tutt'ora poco in comune lei è bionda con gli occhi scuri, lui capelli corti, mori ed occhi chiari. Non saprei dire da chi Isabel, è questo il nome della nostra protagonista, abbia preso di più, lei è una ragazza semplice, di statura media, occhi azzurri e capelli neri come la pece, "almeno sono sempre lisci," è questo il mantra che amava ripetersi ogni giorno, ma non aveva mai sopportato avere i capelli cosi scuri, in qualche modo sentiva fossero in grado di esprimere il suo carattere. Era assorta in questi ed altri pensieri quando si accorse che l'aereo cominciava già a prendere quota. Osservò le grandi case popolari a cui non si era mai avvicinata farsi sempre più piccole, mentre, invece, le nuvole diventavano sempre più bianche e grandi. In un attimo si trovò dentro, subito dopo, sopra. Fu un istante ma sembrò quasi le fossero tornate in mente la vita, le amiche e gli amori che si stava lasciando alle spalle, conscia di starsi immergendo in un abisso di incertezze e vie inesplorate. Sara, la sua migliore amica, le aveva fatto presente più volte quanto sarebbe stato difficile fare nuove conoscenze iniziando dal terzo anno di high school, eppure la cosa non le aveva nemmeno sfiorato l'anticamera del cervello fino ad allora, cercò subito quindi di levarsi quei pensieri di dosso, conosceva molto bene la lingua e in passato non aveva mai avuto grossi problemi a conoscere nuove persone. Perché preoccuparsi?
Si premette la mano sulla fronte e subito la sua mente fu libera da ogni pensiero.
Accese l'ipod, mise le cuffiette e si abbandonò tra le calde braccia di Orfeo aspettando la meta. Qualche ora dopo si svegliò, erano le 20 e il viaggio era ancora lungo.Fin da bambina non era mai riuscita a dormire in macchina nei viaggi tra Reggio-Emilia, città in cui era cresciuta, e Rimini, la destinazione preferita dai suoi genitori per le vacanze estive. Non capiva davvero come potessero amare quel luogo, pieno di confusione e gente, poi però, durante l'estate di 3 anni fa, aveva 13 anni, conobbe tantissime persone nuove e si affezionò molto a quei luoghi, divennero per lei come una seconda casa, da frenetici luoghi inospitali divennero miniera di calde e gioiose esperienze. Con questi pensieri come poteva pensare di riuscire ad addormentarmi? Sorrise, aprì la borsa, tirò fuori una vecchia copia de " I dolori del giovane Werther" dalla borsa e si mise quindi a leggere. Alternando, involontariamente, sonno e lettura, in breve tempo scorse dall'oblò le cime dei grattacieli di Philadelphia.
Era arrivata!
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08.11.2015
RomanceLei, 16 anni, riceve una borsa di studio che le permette di andare a studiare in america, in passato ci è già stata, certo, ma ora è cresciuta e tra nuove amiche e nuovi amici, tra amori e dolori presto si accorgerà di quanto sarà difficile la su...