Giocare non fa male

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           Capitolo 1

Quando ero piccolo tutti mi prendevano in giro perché "vagavo nel mio mondo" ed era proprio così.Molte volte a tavola quando c'era da mangiare i broccoli appariva dal nulla il mio amico immaginario e mia mamma Giovanna sentendo che dicevo parole senza senso come: schifo,ciao,dormire,tana,orso mi riprendeva dicendomi che la vita non si basava sulle tane e sugli orsi ma nella vita bisognava lavorare per poi non rimanere al verde. E finiva la frase dicendo <<Luca i soldi non scendono dagli alberi mangia subito i broccoli>> Finito il discorsetto si alzava e sbattendo la porta della cucina andava nella sua camera borbottando.

Mia sorella di 12 anni mi conosceva bene e sapeva che avevo dei problemi e che a scuola ero sempre preso di mira dai bulletti. Infatti quando vedeva che ero in difficoltá veniva subito ad aiutarmi qualsiasi cosa stasse facendo.Essendo grossa e piú grande di loro e di me di due anni li faceva scappare come niente. Poi finita la giornata mentre tornavo a casa le saltavo addosso ringraziandola per avermi salvato.

Poi tornavo subito con i miei amici immaginari Paolo un bambino molto grazioso che mi difendeva dagli orsi e da altre bestie feroci,Francesca la ragazza di paolo che cucinava le lasagne da Dio e Alessandro,un tipo molto timido e un po'grassottello.

Mia sorella Erica quando mi vedeva che ero sotto il letto sapeva che ero in una grotta, oppure quando tremavo sapeva che c'era qualcuno che mi inseguiva. Finito il viaggio nel mondo magico,che chiamavo Ferocia, mi diceva tutte le cose che facevo nella realtá,ma che io non sapevo di fare.

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