Prologo

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Pettinavo con delicatezza la riccioluta e bruna chioma di mia sorella minore Ariana, mentre lei corrugava il viso in comiche smorfie, che riflesse nello specchio davanti a noi mi facevano sorridere.

Più guardavo i nostri riflessi a confronto, più mi rendevo conto di quanto ci somigliassimo: gli stessi boccoli scuri, gli stessi occhi grigi e lo stesso naso all'insù.

Due gocce d'acqua.

Ormai anche lei era passata dall'essere una bambina a una "signorina",come diceva la mamma.

Aveva compiuto sette anni da pochi giorni, due meno di me.

-Smettila di muoverti Ari, altrimenti non riesco a finire di farti la treccia.- la rimproverai io.

Mia sorella rise mordicchiandosi l'interno del pollice, come faceva sempre.

Passarono alcuni istanti, poi mia sorella mi chiese:

-Meg ci vieni anche tu al parco dopo, con me e Bethany, vero?

Bethany era la migliore amica di mia sorella.

Una bambina simpatica, dai capelli biondi e con due grandi occhi celesti.

Viveva nella casa accanto alla nostra, e il passatempo preferito suo e di mia sorella era quello di dondolarsi sulle altalene, nel parco di fronte a casa nostra.

Era un parco piccolo e poco conosciuto, con due sole altalene e con uno scivolo, frequentato principalmente dai ragazzi del vicinato.

Mamma e papà lavoravano quasi sempre nel pomeriggio, e la nostra tata Joanna ci permetteva di andare al parco, solo se tutte e due insieme, così lei era più tranquilla.

Fuori c'era freddo, era ormai autunno e per giunta il sole stava per tramontare.

Io non avevo proprio nessuna voglia di uscire così scossi il capo:

-Ari fuori fa freddo, andrai al parco domani.- dissi io.

Ariana sbuffò:

-Ma Bethany mi starà già aspettando lì, e sai che Joanna vuole che andiamo al parco solo se siamo insieme.- si lamentò mia sorella.

Joanna era da poco uscita a fare la spesa, sarebbe tornata a momenti.

-Aspetta un paio di minuti, poi ci andrai con Joanna.- risposi io.

Legai la treccia di Ariana con un elastico blu e poi mi allontanai un poco per ammirare il mio lavoro.

-Perfetto, ho finito.- conclusi io compiaciuta.

Mia sorella si voltò verso di me imbronciata.

-Io voglio andare al parco, Beth mi sta aspettando, staremo solo cinque minuti, promesso.- mi pregò Ariana.

Sbuffai.

-Ariana vai al parco tutti giorni, se per un giorno non andrai Beth non morirà di certo.

Mia sorella scese dalla seggiola e mi si parò davanti: era ancora circa dieci centimetri più passa di me.

Mi guardo con aria supplichevole.

-Staremo al parco solo dieci minuti.

-Okay, okay...- dissi io arrendendomi.

-Prendi la giacca e vai, mi metto e le scarpe vi raggiungo.

Mia sorella mi abbracciò tutta contenta e poi uscì di corsa dalla camera.

La sentì scendere la scale e poi chiudersi la porta alle spalle.

Guardai fuori dalla finestra e la vidi arrivare al parco: Bethany era lì.

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