Mi sono appena trasferita a Los Angeles, per mantenermi lavoro come architetto e quando ho tempo, per racimolare un po' di soldi in più lavoro come meccanica nell'officina di un mio amico. LA è cara e nonostante fare l'architetto sia un ottimo lavoro, non paga abbastanza per mantenersi bene, ma me la cavo.

Mi presento, sono Helena Fillenberg, ho 26 anni e amo la mia vita.

Un lavoro che mi piace, amici fantastici, ragazzo?

Ehm no, però io ci credo nell'amore quindi aspetterò, non ho fretta. Bhe più o meno, ma tutto arriva nella vita, no?!

Vin Diesel: oh piacere mio, sai già tutto di me, credo!

Andiamo Helena basta fantasticare, devi andare a lavorare, un giorno lo incontrerai!

Che poi cosa centra, che parli di te e lui si sta appena presentando?

Ma io non capisco perché devo vestirmi sempre con un tailleur elegante, andiamo un'altra giornata sui tacchi, domani è festa, un altro giorno, posso farcela!

Aspetta... posso sembrare elegante anche vestita più semplice e poi oggi, fa freddo. Chissene.

Indosso un jeans nero, un paio di stivali a coscia con tacco medio, un bel cappotto tortora, un capellino ala francese e uno sciarpone. Borsetta, chiavi, cellulare e posso andare.

Correndo fra le vie di LA, i fretta e furia. Un taxi di qua, un taxi di là. 30 metri a piedi e finalmente sono arrivata. La strada era piena di fotografi che scattavano foto di continuo.

Sento prendermi da un braccio e trascinata nel bar sotto l'edificio in cui lavoravo.

Non avevo visto chi fosse.

Io: scusami, lasciami!!

Ragazzo: scusami mi dispiace tanto, non volevo dovevo coprirmi da quei maledetti paparazzi.

Io: OH MIO DIO! Zachary, oh mio Dioo!!

Z: ehi, mi sento a casa, nessuno reagisce così chiamandomi col mio nome.

Io: bhe sei stata la mia prima Celebrity Crush, dovevo informarmi su di te.

Z: bhe mi sembra giusto, piacere(tendendomi la mano) .. ah lo sai già! Ahaha, e tu come ti chiami?

Io: Helena, piacere di conoscerti.

Z: ti va un caffè? Te lo devo, mi hai salvato.

Io: no, devo andare, ho una cliente tra un quarto d'ora.

Z: abbiamo tempo, allora.

Io: cinque minuti.

Z: cinque minuti.

Z: come lo preferisci?

Io: un ginseng classico, grazie!

Z: bisogno di energie, eh?

Io: si, esatto.

Ci sediamo ad un tavolino ed iniziamo a parlare.

Il mio lavoro, cosa mi piacerebbe fare e altre mille cose.

Da quei fatidici cinque minuti, ne passarono venti di minuti.

Io: oh Dio, è tardissimo. Devo andare. E' stato meraviglioso incontrarti, più che un onore.

Z: onore mio. Bhe ehi c..

Io: scusami mi stanno chiamando, ci si vede allora

Z: già ci si vede.

Uscita fuori inizio a pensare di essere stata una stupida, dovevo farlo finire di parlare. Se voleva darmi il suo numero di telefono. Ah, andiamo Helena, ma dici sul serio, Zac Efron avrebbe dato il numero a te, finiscila di fantasticare. Pensieri che non mi lasciavano via d'uscita. Stavo per impazzire. Tanto che non sono più andata a lavorare. Ho annullato tutti gli impegni dicendo di essermi ammalata.

Sono le 12:45, prendo un tramezzino dalla borsa e vado al parco. Mi siedo su una panchina, di fronte alle giostrine dei bimbi, c'erano mamme e papà con i loro figli, ridevano e scherzavano. Ed io sembravo una teenager, triste e sconsolata che mangiava un tramezzino perché si sentiva sola.

Z: ah bene, quindi questo è ciò che fai nel tempo libero, vedi gli altri ridere e tu con gli occhi lucidi mangiando un tramezzino che non scende per il nodo in gola. Ti osservavo e noto che è questo ciò vuoi.

Io: a quanto ne so, anche tu cerchi di crearti una famiglia. Addirittura si dice che bisognerebbe calmarsi nonostante i casting aperti per entrare nelle tue grazie e sperare di sposarti.

Z: e tu cosa ne pensi?

Io: in che senso ?

Z: pensi di partecipare ai casting?

Io: non so, tu cosa ne pensi, verrei presa?

Z: io dico, che vinceresti direttamente.

Io: ah e come potrei contattare colui che gestisce i casting, se volessi.

Z: lo avevo scritto su un tovagliolo nel bar, ma sei andata via.

Io: oh scusami, ero un po' in panico per la situazione in generale. Quindi scusami tanto.

Z: posso capire. Quando vuoi puoi chiamare, magari mi aggiusti casa. Ahaha. Ho fatto un po' di confusione nell'arredamento.

Io: sicuramente, ci vuole un po' di professionalità. Ahaha.

Z: bhe ora devo andare io. Ci sentiamo allora!

Io: ci sentiamo

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30, 2017 ⏰

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