Esco dal maneggio, mi incammino e dopo dieci munuti arrivo davanti al posto dove dovevo prendere l'autobus .
Entro nell'autobus e non faccio altro che pensare a quello che era successo poco prima , " Come conosceva mia madre? Come ha conosciuto i miei nonni? Perchè sa del cofanetto di mia madre ? Perchè ha un cofanetto identico a quello di mia madre?".
Non facevo altro che pensare a tutte queste domande, ero molto confusa .
Dopo circa un'ora di viaggio , dato che c'era il traffico, arrivo a casa, scendo dall'autobus e dopo cinque minuti sono a casa." Nala, dove sai stata una giornata intera, cosa hai fatto di bello? " mi chiede papà .
Io faccio finta di non averlo sentito , faccio una corsa e mi dirigo in camera mia . Prendo in mano il cofanetto di mia madre dal cassetto , era identico a quello che aveva Agata, la nonna di Matteo al maneggio . Aveva gli stessi dettagli in oro bianco e la stessa forma e colore come quello di mia madre, lo guardo fisso, lo abbraccio e dopo pochi secondi piccole lacrime scendono dai miei occhi.
<< È l'unica cosa che mi resta di mia madre >> penso nella mia mente.Dopo poco sento dei passi provenire dalla porta, scendo subito dal letto e poso il cofanetto nel cassetto, mi siedo sulla mia poltrona rosa e faccio finta di nulla. Dopo sento la porta aprirsi e chi mi ritrovo, mio papà e la sua collega "se così vogiamo chiamarla" , non voglio chiamarla compagna di mio padre, perchè non prenderà mai il posto di mia madre .
"Guarda chi è venuta a trovarci" disse mio padre.
Non rispondo, faccio finta di non sentire.
"Che ti succede Nala? " mi chiedono i due.
"Potreste lasciarmi in pace, adesso non ho voglia di parlare con nessuno , andatevene! ".
Mio padre mi lasciò in pace e se ne andò. Presi di nuovo il cofanetto, adesso in quel preciso istante avevo bisogno di mia madre, ma non c'era, avevo solo il suo cofanetto.
Nala, mi senti ? Sono Vivian.
Vivian ti sento! Dimmi!
Non ho molto tempo per parlare con te , non ho capito ancora il motivo perchè non riesco a parlare a fondo con te .
Io adesso ho bisogno di qualcuno, ho bisogno di sapere perchè Agata conosceva i miei familiari.
Allora torna al maneggio .
Per questa settimana basta, magari ci ritorno la prossima settimana, adesso ho bisogno di sapere le mie domande, voglio avere risposte.
Allora vedi un ricordo di tua madre .
Si voglio un suo ricordo.
Fallo.
Vivian ti voglio chiedere una cosa.
Vivian? Di nuovo! Non riesco più a sentirti.
Allora faccio come mi dice Vivian, chiudo la porta e apro il cofanetto .
Sento una sensazione bella e sia brutta, sia caldo che freddo.Nella mente di Nala :
Riesco ad intravedere mia madre con i miei nonni che entrano in una carrozza, quindi li seguo e vedo dove vanno. Si dirigono in un posto a me familiare , ma in quel momento non riuscivo a capire che posto era .
Decido di seguirli, ed entro anch'io in quel posto. Appena entro, davanti a me vedo subito il mare, mia mamma e io miei nonni si avvicinano vicino due persone, decido di avvicinarmi e sento la loro conversazione."Piacere, siamo Andreas ed Eleonor, questa è nostra figlia, si chiama Lusiana" dicono i miei nonni.
"Il piacere è il nostro, noi siamo Jennifer e Agata ".
<< AGATA! È IL NOME DELLA NONNA DI MATTEO>>.