Cap 5

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- ehm... Si. Mi dispiace lo so che non vuoi perche il nonno, insomma... Ok. Ma ho vinto 123 euro!

- ma contro il giovanotto... Nev, Neville si chiama vero?

- si. E l'ho battutto! Ero troppo contenta! Lui stava fumando di rabbia!

- Hope, pensavo che avessi smesso. Non ti devi mettere nei guai. Non sai cosa passa per la testa a quelli li. Sono tutti ossessionati dai soldi. E poi tu potresti farti sviotare completamente le tasche, come il nonno.

- si nonna. Ma io sono brava! Non perdo quasi mai!

- e quel "quasi"? Eh?

- ok. Vinco sempre. Senza quasi.

- Hope il ti avverto, poi tu fai quello che vuoi. Ma stai attenta a te.

- si certo. Adesso vado a prepararmi per uscire.

Mi preparo e mentre aspetto che passino a prendermi chatto un po' con Ele. Le racconto di tutto, la partita, i nuovi amici e nemici. Lei mi dice che sta bene e che ha conosciuto un bel ragazzo, che è pure simpatico. Mi manca tanto ma ci siamo date appuntamento su skype per domani mattina.

Suonano al campanello. Mi alzo dalla poltrona tutta felice. Vado ad aprire e mi trovo davanti Robbie. Il mio sorriso sparisce. Non mi scompongo.

- ciao cara. Come stai?

- bene. Grazie. Dove sono gli altri?

Dico chiudendo la porta e camminando oltre.

- ci raggiungono dopo. Intanto possiamo andare a mangiare qualcosa.

- io ho fatto colazione due ore fa.

- e allora? sei in vacanza!

Cerca di passarmi un braccio intorno alla vita. Io lo respingo.

- Robbie, se vuoi qualcuno da scopare vai dalle tue biondine. Io non sono una troietta.

Entriamo in un Mcdonalds e ci sediamo.

- tu sei strana... Holly?

- Hope. Mi chiamo Hope.

- afferrato. Sei strana. Di solito si gettano tra le mie braccia. Ma mi odi, o odi i maschi in generale?

- no. Non hai capito. Non è che ti odio, ma non voglio essere considerata una facile preda solo peche ho un organo sessuale diverso dal tuo.

Lui scoppia a ridere. Poi mi fissa con i suoi occhi smeraldo e si fa serio

- Io e te dobbiamo frequentarci.

- solo amici.

- ok. Solo amici. Va bene.

- e tu? Sei di qui?

- si nato qui e sempre stato qui. E tu? Hai un cognome molto irlandese.

- mio padre è nato e cresciuto qui. Ma mia madre è italiana.

- ah. Però. E hai finito la scuola?

- no ancora un'anno. E poi sono finalmente libera. E tu? Sei fuori ho sentito.

- si. Per fortuna, ho finito quest'anno. E poi mi piacerebbe prendermi un anno libero. Mio padre però vuole mandarmo subito alla Trinity.

- me l'ha detto Finch. Ma perchè no la Trinity?

- io sono piu per la musica.

- sai cantare?

- si. E suonare la chitarra. So che a Bruxelles c'è un conservatorio molto buono. Era uno dei posti che avevo preso in considerazione.

- no beh puoi restare qui.

- ma allora mi odi sul serio.

- magari si. Pero non capisco. Sei tu che dovresti odiarmi perche ti ho fatto perdere.

- ah ecco. Una cosa che volevo chiarire. Ma tu da quanto tempo giochi?

- da quando ho 12 anni.

Parliamo ancora un po' e , quando lui finisce finalmente il suo hamburger usciamo.

- gli altri ci aspettano a casa di Trav.

- cioe a casa tua.

- come fai a saperlo?

- me l'ha detto Travis. dissi alzando le mani in aria.

- conosci mio cugino?!

- non siamo a Londra. Qui è facile fare conoscenze. Comunque tuo cugino mi sembra molto piu simpatico di te!

- come osi? Guarda che alla prossima partita ti spillo tutti i soldi.

- parla, parla. E i fatti? Sai che facciamo? Un torneo di poker con gli altri!

- no, no. Non voglio spulciarli tutti. Poi i genitori cosa pensano?

- mmh. Ok hai ragione per questa volta.

Ci incamminiamo verso casa, continuando a parlare. Tutto fila liscio, non dico niente a riguardo della sua arroganza e del mio disgusto riguardo a lui quando ci affianca una ragazza con capelli e occhi neri come la pece.

- hey Robbie!

- ciao jenny! dice lui prendendola per la vita. Con tutte le ragazze lo fa. Jenny arrossisce fintamente, perchè si vede che è una persona falsa, eccome se si vede e poi, con voce orribilmente melliflua dice:

- come stai tesoro? Chi è questa amica? Me la presenti? Oh ma aspetta! Lei è quella che ieri andava in giro con Finch! Beh la tua maglietta è bruttisima cara!

- migliore della tua faccia e piu intelligente del tuo cervello però.

Mi sento profondamente offesa perchè è una delle mie magliette preferite, con una citazione di Aaron Reid: the question is not who is going to let me, but who is going to stop me.

- Jenny non è gentile quello che hai detto. Potresti scusarti?

- ma Robbie! Anche lei mi ha insultata!

- chiedi scusa.

La ragazza si libera dalle braccia di Robbie e va via infuriata, dopo avermi fulminato con lo sguardo.

- ma perche le hai chiesto di scusarsi?

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Heeeey ciao a tuttiiii 😜

Ditemi che ve ne pare!

Baci

-giulia

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