Capitolo 8

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Arrivati al parcheggio davanti al campus, Scott scende dall'auto e si allontana.
Io aspetto in macchina. Guardo il telefono.
Trovo solo un messaggio di Kristal che mi chiede di andare alla festa.
Non gli rispondo perchè ci sto per andare.
Mi squilla il telefono.
Merda! È mia madre!
«Pronto?»
«Ella tesoro! Come stai? Come va a scuola?» mi chiede. Sento la sua voce carica di emozione e malinconia che mi stringe il cuore.
«Sto bene. A scuola tutto bene. Voi a casa? Come va?»
«Tutto bene piccola. Mi mancava sentirti. Ti chiamerò al più presto però anche tu quando hai del tempo libero fatti sentire.» dice e io ridacchio ricordandomi che dovevo chiamarla ieri.
«Si mamma mi farò sentire il prima possibile. Ora devo andare.» dico, tagliando corto perchè so mia madre com'è fatta. Basta che dici una parole e starebbe a chiacchierare per ore.
«Mi raccomando. Sta attenta. Ti voglio bene tesoro.» sento la sua voce piena di tristezza.
Mi dispiace sentirla cosi.
Mi spezza il cuore.
La chiamerò al più presto per parlargli.
Poso il telefono nella borsa.
La portiera si apre di colpo facendomi sussultare.
Scott si siete al posto del guidatore.
«Tutto bene?» chiede mettendosi la cintura di sicurezza.
«Si si tutto bene. Andiamo?» chiedo e lui sorride. «Impaziente?» ridacchia e io gli do un colpo alla spalla.
Usciamo dal campus.
Per tutto il tragitto resto in silenzio guardando fuori dal finestrino.
Arriviamo davanti a una casa immensa.
La stessa della prima sera che sono stata qui. Qui dove ho incontrato Christian.
Esco dall'auto dopo che Scott ha parcheggiato ed entriamo in casa.
È stra piena di gente.
Prendo da bere.
Dopo qualche birra inizio a sentirmi la testa leggera.
Mi siedo sul divano.
Mi gira troppo la testa.
La porta si apre.
Ce troppa gente davanti a me per capire chi è entrato.
Mi alzo e appoggiandomi al muro salgo le scale per andare al bagno al piano di sopra.
L'ultimo scalino sembra doppio dal quanto sono sbronza. E come immaginavo cado a terra.
«Tutto ok?» la voce di Dan alle mie spalle mi rassicura un po'.
Mi alzo da terra con l'aiuto di Dan che mi prende per mano.
Entriamo in una stanza.
Poco dopo mi rendo conto che è il bagno.
Non ho neanche il tempo di arrivare al water che vomito nel lavandino vicino alla porta.
Dan mi toglie i capelli dalla faccia mentre io butto l'anima.
«Uscite!» qualcuno urla e bussa forte alla porta.
Mi rimetto in piedi ancora barcollante.
Mi lavo il viso e lo asciugo.
«Meglio?» chiede Dan, posando l'asciugamano.
Annuisco. Lui apre la porta.
Perdo un battito quando vedo lo sguardo di Chris. Un mix di rabbia e preoccupazione al tempo stesso.
«Stai bene?» mi chiede.
Mi tengo alla parete. Dan mi sorregge, e grazie a lui se non sono svenuta.
Annuisco, senza guardarlo in faccia.
Lo oltrepasso ed esco dal bagno.
Scendo le scale con Dan per andare fuori a prendere un po' d'aria. Christian mi afferra per la mano costringendomi a voltarmi.
Vado a spattere contro di lui che mi mette con le spalle al muro.
«Che diavolo succede tra te e Dan?» urla Christian.
Dan è svanito nel nulla fra la gente.
Nessuno ci calcola. Sono tutti impeganti a bere come matti e a ballare.
«Niente che ti riguardi.» dico senza guardarlo.
Lui mi fa voltare il viso per poterlo guardare.
I suoi occhi sono infuocati.
«Che ci facevi a cena con Scott?» ringhia a denti stretti.
La serata è già abbastanza snervante di suo.
Ci mancava la classica litigata con lui.
«Siamo andati a cena fuori.» dico, lui tira un pugno al muro a pochi centimetri dal mio viso.
«Questo l'avevo capito. Perchè ci sei andata?» urla ancora.
Mi afferra per un braccio, portandomi in una camera.
Si chiude la porta alle spalle dopo essere entrato insieme a me.
«Rispondi!»
«Non avevo mangiato tutto il giorno e avevo fame. Sarei andata da sola ma me l'ha chiesto lui. Cosi ho pensato che una cena non fosse niente di strano.» dico ingenuamente.
Christian non può essere geloso perchè sono andata a cena con lui.
Non è neanche il mio ragazzo.
Non ha il diritto di essere geloso.
«Tu perchè sei uscito con Holly?» chiedo.
Lui sgrana gli occhi in preda al panico.
«C-ci siamo incontrati per caso e siamo andati a cena.»
La stanza inizia a girare.
Mi appoggio al muro.
Christian mi prende i fianchi e mi accarezza il viso.
«Devi...» lo interrompo.
«No Chris, non devo vomitare. Mi gira solo la testa.»
Mi fa sdraiare sul letto e lui si siede vicino a me.
«Meglio?» chiede, accarezzandomi i capelli.
Annuisco.
Lui mi bacia la fronte e continua ad accarezzarmi i capelli.
Restiamo li seduti su quel letto per un tempo che sembra un eternità.

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