scandalo fra amici

5 0 0
                                    

Era una tranquilla giornata d'estate, non ricordo precisamente il giorno, anzi i giorni, ma... posso dirvi che ho vissuto le peggiori giornate della mia vita, non auguro a nessuno la situazione che ho vissuto io.
Io e dei miei amici dovevamo vederci per passare una giornata insieme, Io (Ocean) i miei mi hanno voluto chiamare così perché ho gli occhi azzurri come l'oceano, Leo il mio migliore amico, Tyler, Tony (un ragazzo spagnolo) Dylan, Scoot il migliore amico di Dylan, Naomi... e infine Becca la sorella maggiore di Tyler.
Erano circa le 3 del pomeriggio quando uscì di casa per vedermi con loro, i primi che incontrai furono Becca e Tyler, passarono 10 minuti prima di incontrare tutti, mancava una sola persona, Dylan.
-dov'è dovevamo vederci al campetto-
Disse Leo sbuffando e saltellando su e giù come un bambino di 4 anni.
-vedrete che arriva- dissi io non molto convinto.
-Ragazzi... io so dov'è- disse Scoot.
-dov'è allora- disse Tyler-
-alla casa abbandonata della vecchia signora Smitt-
Rabrividimmo tutti... la vecchia sign.Smitt era una donna che viveva li prima di passar a miglior vita, la gente diceva che non usciva mai di casa, nemmeno per fare la spesa, il nipote gli passava il cibo e bottiglie d'acqua dalla finestra dietro la casa.
Nessuno in città spiegava il perche non uscisse mai di casa. Le persone dicevano che un giorno dei ragazzini cercarono di entrare in casa, ma nessuno li vide uscire.
-Perché quell'idiota si trova li?!- disse Naomi arrabbiata, far arrabbiare Naomi equivale a mettersi contro satana in persona.
-credimi Naomi, non ne ho la minima idea... ma dai messaggi dice che dobbiamo raggiungerlo-
-ragazzi non vorrei fare il guastafeste ma... secondo me non sarebbe una buona idea, andiamo li a prenderlo e poi torniamo al campetto- disse Tony.
Tony e quello più saggio del gruppo ed è anche quello più grande di età, forse è per questo che era molto saggio, nessuno conosce lui ma lui conosce tutti.
Ci avviammo verso la casa e in lontananza vedevamo Dylan fissare la finestra del piano di sopra della casa.
-ciao ragazzi!!- disse girandosi verso di noi.
-che combini Dylan, sai che qui non ci possiamo stare- disse Becca mentre guardava la finestra sulla casa con le braccia conserte,come se volesse entrare anche lei.
-ragazzi vi devo dire una cosa che ho scoperto ieri sera, mentre girovagavo su Internet, c'era un articolo che diceva che un uomo ieri sera alle 9 in punto ha sentito dei rumori provenire dalla casa-
-e tu vorresti entrare- disse Tyler subito dopo. -io ci sto- concluse
-No, non esiste, scordatelo Tyler sono tua sorella maggiore, se la mamma lo viene a sapere mi fa la pelle.
-ahhh Becca come sei noiosa...- disse il ragazzino.
-zitto Microbo, il primo fifone sei tu qui- ribatte Becca
OOOOOOOOLÈ dissero tutti, alzando le mani al cielo, il tutto finì con una bella risata.
-ok Dylan, Qual'è il piano?-
Dissi io, ero molto amante del paranormale e film Horror, non avevo paura, anzi...non vedevo l'ora.
-vuoi entrare davvero?- disse Becca preoccupata, appoggiandomi una mano sulla spalla.
-Becca quella donna è morta, non c'è niente di cui aver paura...-
-e quei rumori come li spieghi Ocean?- disse Leo aspettando una risposta.
-c'era vento ieri, che ha fatto scricchiolare porte e finestre-
Leo si limitò semplicemente ad annuire, il mio ragionamento non faceva una piega, avevo rassicurato molti miei amici.
-allora entriamo, nel mio zaino ci sono torce per tutti...- continuò Dylan.
Provammo ad aprire la porta, ma era sbarrata da assi di legno.
-avranno sbarrato la porta dopo la sua morte per non far entrare nessuno-
Esclamò Becca, mentre cercava di spostare un asse.
All'improvviso un Tonfo dal retro della casa...ci girammo tutti di scatto
-ragazzi venite- ci urlò Tyler dal retro.
-Tyler ma che cosa hai fatto!!- gli urlò Becca.
Il ragazzo aveva rotto la finestra sul retro per entrare.
-ok... però almeno ora possiamo entrare-
Disse Scoot.
Leo in quel momento mi lanciò un occhiata maligna, come se io l'avessi convinto ad entrare.
Entrammo nella casa uno ad uno, c'era polvere ovunque, era buio e l'unica luce che c'era era quella del sole che penetrava dalle finestre,
-che puzza che c'è qui dentro,hey Dylan ti sei fatto la doccia stamattina- disse ironica Naomi
-ha ha ha molto divertente- ribattè lui.
In effetti c'era una puzza di muffa e di escrementi di animali veramente terribile.
Accendemmo le torce e cominciammo ad addentrarci nella casa, anche se la donna passava tutta la sua vita chiusa in una casa non puliva o riordinava mai.
Controllammo tutta la casa... e dopo cercammo di uscire, ma qualcosa andò storto.
-ragazzi...- ci chiamò Becca
-la porta è Bloccata...- disse tremando
-Come bloccata?!!, che vuol dire bloccata?!- disse urlando Leo
-come cosa vuol dire, quale parte di "bloccata" non capisci!!- gli urlò Becca mentre cercava di aprire la porta.
-ok proviamo insieme...- disse Leo
Continuavano a spingere la porta cercando di aprirla...
-ragazzi...-
-aspetta Tony- gli disse Becca
-ragazzi-
-Tony ancora un attimo- ribatte Leo
-ragazzi...-
-CHE C'È!!- gridarono insieme girandosi di scatto verso di lui
-la porta è sbarrata dalle assi dall'esterno- finì Tony
Becca e Leo si guardarono sentendosi degli Idioti, io e Naomi cercammo di non ridere, perché in quella situazione non c'era niente da ridere.
-siamo chiusi dentro- disse Tyler
-no aspettate... la finestra che ha rotto Tyler è di sopra possiamo uscire da li.
-certo Scoot... buttiamoci dal secondo piano di una casa abbandonata.- disse ironica Naomi.
-come siamo entrati possiamo anche uscire...- ribatte Tony...
-Già non è molto alto, noi ragazzi possiamo andare per primi e dopo possiamo far scendere le ragazze-
Dissi io
Ci avviammo al piano di sopra...
Io e Tony scendemmo dalla finestra per primi, dopo scesero gli altri quattro
-vieni Becca- esclamai imbarazzato
Le nostre labbra si trovavano a 4cm di di distanza. Quando la rimisi a terra, sentivo il viso in fiamme speravo che la mia faccia non era dello stesso colore, anche lei era in imbarazzo.
-vieni Naomi- disse Tony dopo un grande momento di imbarazzo.
Ma proprio mentre Stava per scendere, qualcosa la trascinò all'indietro davanti ai nostri occhi
-AIUTOOOO!!!-
-NAOMI!!-
Momento di panico, rientrammo di corsa nella casa corremmo più velocemente possibile verso la voce di Naomi... ma all'improvviso la sua voce si bloccò...
-Naomi...- disse sussurando Dylan...
-dividiamoci- disse Scoot
Ci dividemmo più passavano i minuti più la nostra speranza di Trovare Naomi svaniva...
-RAGAZZIIII!!!- chiamò una voce dalla camera da letto
-è Tyler- mi disse Becca fermandomi con un braccio
Io e Becca corremmo al piano di sopra, la cosa che vedemmo fù orribile...
-oh mio dio...- esclamò Becca mettendosi le mani davanti alla bocca.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto.
Naomi era appesa con 2 chiodi sulla parete, respirava ancora, ma a malapena.
-Tiriamola giù- dissi io, tirammo via il primo chiodo, Naomi lanciò un urlo di dolore disumano,
Si sentì un tonfo dall'altra parte del corridoio
-cos'è stato- chiese Tyler
All'improvviso ci arrivò un coltello addosso
-Tutti giù!!!- urlò Tony al gruppo
Purtroppo il coltello colpì Naomi nello stomaco
-NOOO- urlammo tutti
Leo Scoot  e Dylan scapparono Tony staccò una doga dal letto per difendersi,io e Becca stavamo cercando di Togliere Naomi da li
Arrivò un secondo coltello...
Questa volta colpì me alla gamba
-AH CAVOLO!- urlai aggrappandomi al braccio di Naomi...
-ragazzi dobbiamo andarcene...- esclamò Tony mentre si riparava da eventuali coltelli
-sono d'accordo con Tony, andiamo via- disse Dylan
-no io non la lascio qui!!- urlai
-Ocean sei ferito dobbiamo andare via!!-
Guardai Naomi che ormai stava morendo, era appesa per un braccio sulla parete e un coltello infilzato nello stomaco, non parlava, ci fissava e basta.
-mi dispiace Nomi... mi dispiace tanto- dicendo quelle ultime parole mi vennero le lacrime agli occhi...
Becca e Tony mi aiutarono a rimettermi in piedi e a camminare.
Facemmo fatica ad attraversare un lungo corridoio per raggiungere la finestra che si trovava nella camera degli ospiti...
Quando arrivammo alla porta, la finestra non c'era come se non ci fosse mai stata...
-non ci credo- esclamò Becca incredula...
-la finestra è sparita- continuò Leo
Sentimmo altri rumori provenire dal corridoio...
Chiudemmo la porta alle nostre spalle
Per eventuali attacchi...
-ti fa male?- mi chiese Becca
-non troppo...- continuai io accennando ad un sorriso
-ok amico... ora togliamo il coltello-
Tony mi rassicurava molto, oltre ad essere il più grande e il più saggio era anche il più responsabile... impugnò il manico del coltello -pronto?- mi chiese. Io annuì, contò fino a tre e poi estrasse il coltello, strinsi forte il suo giubbotto di pelle, stringevo talmente forte che mi si fecero le nocche bianche.
Dopo Becca mi legò un pezzo di lenzuolo strappato attorno alla gamba per fermare il sangue.
-ok ragazzi stasera passiamo la notte qui, domani troveremo il modo per uscire.-

Giochi pericolosiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora