Alex Standall sedeva rigido sulla sua sedia, intento a guardare il cibo nel suo piatto, poco intenzionato a mangiarlo. Il padre mangiava difronte a lui, con un sorriso finto sul volto che sembrava mettere ancor più a disagio il biondo ossigenato.
«Beh, non mangi?» la richiesta del padre suonava più come un ordine, aveva lo sguardo rigido e lo indicava con la forchetta in mano spronandolo ad eseguire.
Il biondo sembrava nervoso all'idea, iniziò a mordersi le guance, non poteva disobbedire. «Sì, signore» prese in mano la forchetta e con un lieve sospiro la abbassò verso il piatto.
Quando ormai Alex sembrava essersi rassegnato a mettere in bocca un pezzo di carne sotto richiesta del padre, il campanello suonò, facendolo sospirare.
«Vado io» disse con tono distaccato, alzandosi velocemente dal tavolo e avvicinandosi alla porta.
Prese un respiro e, credendo che fuori dalla porta ci fosse sua madre, si sistemò il colletto della camicia.
Aprì velocemente, avendo un piccolo sussulto nel trovarsi davanti la figura stanca e implorante di Justin Foley. Il volto era ancora un po' rigato di lacrime e i vestiti lasciavano una leggera scia di alcool, i capelli biondo cenere erano dritti sulla testa come al solito, sul collo si intravedevano dei segni violacei e rossi, gli occhi erano spenti, senza alcuna luce, e la richiesta era chiara.«Posso dormire da te?» chiese Justin, come risposta al silenzio di Alex. Il biondo ossigenato fece per aprire bocca, ma l'altro continuò. «Jessica e Zach non mi rispondono e da Bryce non posso più andare.»
Alex, come tutti quelli che avevano ascoltato le cassette di Hannah, sapeva perché Justin non poteva andare da Bryce, e annuì alle sue spiegazioni.
«Se vuoi posso dormire in garage, così i tuoi non sanno che sono qui»
Alex sorrise scettico e guardò verso la sala da pranzo, dove suo padre si sporgeva verso la porta, cercando di capire chi avesse suonato, con sguardo interrogativo. «Entra, dai» gli disse, spostandosi per fagli spazio, e scrutandolo attentamente mentre gli passava accanto.Justin era capitano della squadra di basket e come tale anche uno dei ragazzi più popolari della scuola, e lui lo sapeva bene, non a caso era entrato nella sua cerchia di amici. Non aspirava alla popolarità, ma a vivere normalmente, e dopo quello che era accaduto con Hannah e la lite con Jessica, ne aveva proprio bisogno.
Dalla morte della Baker, inoltre, il gruppo si era unito ancor di più, tra le cassette e i sensi di colpa, e lui e Justin si erano sempre ritrovati in situazioni assieme, anche se non avevano mai avuto un rapporto da veri amici.
E Alex lo sapeva, lo sapeva che Justin era bello; lo sapeva anche in quel momento mentre lo osservava entrare in casa sua e un brivido gli percorreva lentamente la schiena nel posare lo sguardo sul suo corpo perfetto.«Oh Justin, ciao» salutò con tono di lieve sorpresa il padre di Alex.
«Buonasera signor Standall, scusi il disturbo ma-» la voce di Justin fu interrotta da quella di Alex
«dobbiamo fare una ricerca di storia insieme per domani e non siamo ancora riusciti a finirla, quindi, dato che è tardi, poi Justin dorme da noi.»L'ospite spostò lo sguardo un po' accigliato verso la figura snella del biondo biondissimo, ma poi, rivolgendosi al padre di Alex, annuì.
«Sì, infatti credo sia meglio iniziare subito» disse Justin, afferrando il polso dell'amico, cosa che provocò un turbamento di viscere nello stomaco di Alex, per trascinarlo via dalla cucina, senza sapere realmente dove andare. Nel bel mezzo del corridoio, ritrovandosi davanti ad una rampa di scale circondata da diverse porte, si fermò.
Standall, una volta ripreso da ciò che era successo, comprese l'esitazione dell'altro, che non conoscendo la casa, non trovava la stanza. Si liberò così dalla presa di Justin e lo guardò, evitando però i suoi occhi.
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Problems | Jalex (Justin Foley x Alex Standall)
Fanfiction«Sai... se cresci tra i problemi, alla fine diventi uno di loro.» One Shot su Justin Foley e Alex Standall, dalla serie TV Netflix, 13 reasons why.