Ecco che la vita della piccola Arizona inizia a cambiare, finalmente inizia le scuole medie.
Nuovi amici, nuove maestre, nuove materie e nuovi orari.
Iniziò la scuola che conosceva quasi tutti delle prime perchè nel suo piccolo paesino c'era solo un asilo nido, una materna, una scuola elementare e una media.
Il primo giorno andò bene, anche se si sentiva un po' in soggezione ed era molto timida.
Andando avanti con i giorni inizio a prendere più confidenza con tutti e inizio a conoscere meglio anche i professori.
Iniziò a fare amicizia anche con i ragazzi e le ragazze più grandi, della seconda e la terza media.
Arizona fin da piccolina è sempre andata d'accordo con i ragazzi, le ragazze non tanto perché si sa le femmine sono più impiccione e permalose.
Lei invece è sempre stata un po' maschiaccio ed è sempre riuscita a andare d'accordo i maschi.
Ormai faceva parte di una compagnia di ragazzi e usciva sempre con loro.
Alcuni erano della terza media e alcuni si erano ritirati da scuola.
Lei non ha mai saputo il significato di razzismo.
Ceh si, il significato si, ma non ha mai provato questa cosa.
Non si è mai fatta differenze, per lei non esistono 'razze' o 'diversità'.
La sua compagnia era composta da ragazzi indiani e pakistani.
A metà anno scolastico iniziò ad uscirci anche il pomeriggio con loro e andavano a giocare, a mangiare qualcosa insieme e cose così, cose da amici insomma.
La gente iniziò a vederla sempre con questi 'maschi stranieri' e si sa, come si vede una persona più scura di pelle si pensa che sia un 'nero bastardo'.
Iniziarono a dire in giro che Arizona fosse una 'p*****a' e dicevano che lei si andava a nascondere con questi ragazzi e quindi chissà cosa faceva.
Iniziarono a parlare male di lei e dire cose non vere al padre.
Il padre un giorno la prese e le disse che non sarebbe più uscita di casa se non avesse smesso di vedersi con quei 'neri'.
Diceva che erano cattive persone e che non voleva che uscisse con loro perché erano stranieri e degli stranieri non ci si può fidare.
Arizona rimase chiusa in casa per un mese se non di più.
Quando incominciò ad uscire di nuovo subito andò da loro e quando la videro la abbracciarono con tutto il bene che avevano.
Come si fa a dire che sono cattive persone? Ma poi come si fa a dire che una persona è cattiva se non la si conosce?
Comunque..
Arizona si affezionò così tanto a quei ragazzi che ormai loro la chiamavano sorella davanti a tutti e lei diceva che fossero suoi fratelli.
Un giorno non si accorse dell'orario e all'improvviso vide suo padre arrivare tutto di corsa con la macchina.
La prese e la mise in punizione per mesi.
I suoi amici pur di vederla, durante la ricreazione a scuola, andavano fuori al cancello e parlavano.
A volte le portavano qualcosa da mangiare, patatine, cioccolato, biscotti, a volte il the a limone come piace a lei e altre cose.
Poi a scuola iniziarono a parlare male di lei anche altre persone.
Le sue amiche, coloro che sono state con lei fin dalla nascita, coloro che si conoscevano più di loro stesse. Iniziarono a offenderla, a inventare cose su di lei, come il fatto che lei faceva 'cose' con i ragazzi del suo gruppo.
Iniziarono a dire che lei fosse falsa e quindi più nessuno inizio a fare amicizia con lei perché ormai le voci su di lei si iniziarono a spargere di paesino in paesino.
Gente che non aveva la minima idea di chi fossero la contattavano e le chiedevano cose così brutte. Le dicevano cose su di lei che già aveva sentito e non sapeva cosa fare, ormai le voci su di lei si erano passate di persona in persona.
Ma lei non era sola, c'erano loro.
Quelli strani che non erano buoni e che l'avrebbero solo usata o stuprata o cose del genere.
Poi iniziarono i problemi a scuola, la sua mente non faceva altro che pensare alla cattiveria delle persone, a cosa andavano a dire in giro, a quello che pensava la gente su di lei e quindi iniziò ad andare male a scuola e a fine anno venne bocciata.
Si dovette fare un altro anno di medie e cambiò tutti i compagni di classe, conosceva solo due persone un ragazzo rumeno che abitava vicino casa sua e suo cugino.
Da lì iniziò a cambiare tantissimo.
Trattava tutti male, rispondeva ai professori, non si faceva problemi a mandare a fanculo le persone, fu la bulletta della scuola.
Ma era così solo davanti alle persone.
Appena tornava a casa si metteva sul suo letto, le cuffie nelle orecchie e fissava il soffitto.
Andando avanti nel tempo la gente continuava sempre, sempre e sempre a dire cose su di lei.
Si chiuse in se stessa non parlava con nessuno dei suoi problemi, di quello che pensava, teneva tutto per se.
Un giorno litigò con i suoi genitori non ricordo il motivo, ma fu una litigata pesante.
Si chiuse in bagno e mentre piangeva la sua mente pensava solo a una cosa, la morte.
Si asciugò le lacrime, si alzò da terra, aprì il mobiletto e prese una lametta.
Una di quelle lamette blu per la barba.
Tolse il cosetto di plastica da sopra e iniziò a tagliare.
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La piccola Arizona
Non-FictionTutto ciò che c'è scritto è successo veramente. I nomi non sono quelli reali ma saranno inventati. Buona lettura!