Capitolo 1

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Risponde al mio messaggio in chat, e dall'inizio non sembrava affatto interessato a me.

Parlo dell'estate 2012, se non erro. In quel periodo ero ancora sigle e lui mi sembrava un bellissimo ragazzo. E non sbagliavo.

L'avevo visto solo attraverso una foto, niente di che, ma si presentava bene, ecco.

Non sono qui per annoiarvi e dirvi il solito 'era il classico ragazzo biondo dagli occhi azzurro-verde, muscoloso e perfettamente perfetto'. No, lui non è così. Non è altissimo (giusto per me, visto che sono bassina), sarà sul metrottanta, capelli neri, occhi marroni, zigomi marcati, nulla di così allettante, direte voi, ma cavolo, ha un sorriso che spacca le pietre; o meglio, un sorriso che ha abbattuto tutte, e dico tutte quante, le mura che mi sono costruita intorno in.. Quanto? Sei mesi? Con un solo, fottutissimo, sorriso. Ma di questo ne parlerò dopo.

Tornando a noi, dopo una serie di messaggi, decidiamo di trovarci.

Ero agitatissima, e penso lo fosse stato pure lui. Iniziò da subito a fare il carino con me, fino ad arrivare agli abbracci, e ad un bacio, che io ho velocemente schivato.

Non avevo intenzione di concludere qualcosa con lui quel giorno. Non mi crederete ora, quando vi dirò che pensai non fosse il mio tipo, affatto. Se devo dirla tutta nemmeno mi piaceva, non trovavo assolutamente nulla di speciale in lui, ma credetemi, la mia incoerenza è tanta, troppa, pensando al fatto che ora, in questi mesi, perfino in questo istante, io sono perdutamente innamorata di questo ragazzo. Ragazzo che chiameremo per assurdo, Emme.

Emme è, che voglia o che non voglia, la mia più grande salvezza ma anche la mia più assoluta distruzione.

Un disastro di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora