Capitolo 2 (Il ritrovamento di Rocco)

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Rocco non è mai stato un tipo furbo, ma aveva dei denti da castoro che neanche immaginate, difatti con quelle sciabole scavò la terra finchè non arrivò in Puglia, con tre denti in meno e venti cariati, arrivato lì rivide i suoi genitori che infelici di tale elemento lo cacciarono via con un calcio supersonico che lo fece arrivare in Basilicata, terra dove lui creò con le sue mani grosse quanto una tanica di benzina una bella casetta in legno compensato, trovato per terra o donatogli da falegnami e liutai, infatti si poteva notare in alcune parti della casa un pezzo di chitarra o persino delle corde per basso. Questa dimora ebbe una vita longeva, costellata da bestemmie dei vicini che ogni giorno sbraitavano contro il povero uomo poichè ritornava a casa ubriaco e accendeva la televisione con le puntate registrate e in loop di diversi documentari sulle foche, tra questi passavano pubblicità di donne nude che Rocco chiamava ogni giorno senza ricevere risposta, spendendo comunque diversi soldi, arrivando a fine mese che doveva pagare circa €3.500 solo di chiamate telefoniche ed elettricità che spendeva esclusivamente per dei miseri filmati hard con una risoluzione ridicola.

Allo sdentato non conveniva più spendere così tanto denaro, quindi ogni sera andava a dieci strip club diversi, conoscendo gente di basso livello come lo scrittore e ricevendo diversi rapporti sessuali con ermafroditi, tanto alla fine al mese spendeva comunque €1.000 di gas e luce e in più €3.000 di prostitute e birre analcoliche aromatizzate allo sterco bovino. Trovatosi in una condizione miserabile decise di dare una svolta alla sua vita, rapinò una banca senza farsi scoprire dalle forze dell'ordine, ricavando circa trentamila euro e dieci dobloni d'oro, purtroppo falsi, ma comunque li vendette a circa settanda euro tutti. Con tale denaro si compro vestiti nuovi, una bella dentiera bianca splendente, e una casa in affitto con vista mare e spiaggia; grazie a ciò ebbe una nuova donna, ricca e vedova, aveva su per giù cinquanta anni in più di Rocco.

In questo periodo lui ebbe anche un bel lavoro, divvenne un insegnante universitario grazie ad una sua laurea comprata, guadagnando all'incirca cinquemila euro al mese.

Nella sua vita da professore fece capire ai suoi studenti che studiare non serve a un cazzo, dato che lui insegnava lì con una laurea neanche meritata, rubò dal preside morto per l'odore maleodorante emanato dalla bocca di Rocco tutti i suoi averi e ritornò in base, alla sua casa, dove trovò la sua donna morta, contento lui riuscì a guadagnare dalla moglie ben centomila euro e dalla pensione accumulata circa settantamila euro, accreditati sulla sua carta di credito, soldi spesi in: Villa con vista montagna da un lato, spiaggia dall'altro, mobili di vera pelle di cinghiale marino, dieci licantropi da battaglia che uccidevano occasionalmente i passanti che facevano foto alla sua villa, stronzate inutili come gadget o vestiti carnevaleschi da vari siti e abbonamenti eterni a diverse pagine web pornografiche.

Ma la sua avventura da riccone sulle spalle altrui è molto breve, dopo un'abbuffata gargantuesca nel suo parco divertimenti preferito la polizia va dal grasso ricco e gli ruba un hotdog con del caviale fresco, in preda all'ira funesta, Rocco gli scaglia contro tutto ciò che trovava accanto a lui come le ceneri di Peto, i vestiti della vecchia moglie, caccole appena sfornate e conati di vomito che facevano impaurire persino Chuck Norris.

La polizia, dopo essersi puliti con maestria strappando il peli all'omone, mandano in esilio il prematuro, privandolo di tutti i suoi averi, regalando la villa ai suoi genitori e accompagnando Rocco alle sue origini, la Yakuza.

Rocco il PrematuroWhere stories live. Discover now