Skipping beats, blushing cheeks I am struggling
( ' https://www.youtube.com/watch?v=iqjWodek8ZM ' )Nella notte buia non vi era nessun rumore se non quello dei loro respiri che si mescolavano. L'aria nella stanza di era fatta rovente, mentre i loro corpi si univano come in un rituale di cui solo loro conoscevano l'esecuzione. Non era sesso, non era amore. Era la sottile sfumatura tra le due cose, un rapporto perverso, carico di desiderio, ma non per questo freddo e fine solo all'orgasmo. Draco sapeva che c'era qualcosa, qualcosa che si annidava nelle loro menti ma che entrambi avevano deciso di ignorare. Eppure, era quel qualcosa a spingerlo nel letto di Harry Potter quasi ogni notte.
Harry strinse le mani attorno alle spalle di Draco. Non c'era bisogno che Draco posasse la mano contro il suo petto per capire che il cuore di Harry stava battendo tanto violentemente quanto il proprio. Diede un affondo, strappando l'ennesimo ansito ad entrambi, poi unì le loro labbra in un bacio famelico, che li ridusse entrambi senza respiro, con le guance arrossate per lo sforzo.
Harry Potter era solo una scopata, questo si diceva. Era una bella scopata a cui non voleva rinunciare, ma non era più di quello. Non poteva esserlo. Sfregò la propria mano contro la sua guancia, sentendo il calore confortante della sua pelle. Con le dita andò a spostargli la frangia, scoprendo la cicatrice, poi in un gesto istintivo si chinò a baciarla. I pensieri di Draco lottavano con le sue azioni. Ma andava bene così. Non avrebbe concesso loro di uscire da quel letto, era lì il campo di battaglia, l'unico in cui potesse permettersi di cedere e riprendere le redini del gioco.
L'orgasmo fu intenso e piacevole per entrambi, ma nonostante questo, nonostante fosse il momento migliore, era anche il momento più triste. Non c'era motivo per cui restassero assieme a questo punto, le regole erano chiare ad entrambi: facevano sesso perché ne avevano voglia, ma questo non cambiava chi erano e cosa provavano l'uno per l'altro - odio. Una mera scusa per nascondere che fosse molto più facile odiarsi che qualsiasi altra alternativa.
Draco si sfilò dal suo corpo e gli si sdraiò accanto. Non si dissero nulla, restarono a respirare forte finché i loro respiri non si regolarizzarono. Avrebbe voluto voltarsi e guardare Harry, guardare il suo viso appagato e stanco ricambiare il suo sguardo e perdersi in quei meravigliosi occhi smeraldo, ma non si mosse di un solo millimetro. Continuò ad osservare il soffitto della sala comune dei Grifondoro finché i "postumi" dell'orgasmo non lo abbandonarono del tutto.
L'atmosfera che prese a crearsi era solita, ma non per questo meno bizzarra e a tratti imbarazzante. Il momento del saluto, il momento in cui Harry e Draco tornavano ad essere, vicendevolmente, "Potter" e "Malloy". Era sempre difficile, perché non esisteva un modo giusto di farlo. Era come se dovessero dirsi mille cose, ma le parole restassero tutte bloccate in gola. Draco si tirò su a sedere, Harry fece lo stesso, dandogli le spalle. Per i corridoi, il giorno dopo, avrebbero preso a schernirsi e deridersi come sempre, fingendo che quel piccolo segreto tra loro non fosse nulla se non un sogno ricorrente di entrambi.
Draco si umettò le labbra ormai secche, poi con la voce ancora leggermente incrinata, mormorò: "Buona notte". Era il buona notte più freddo e formale avesse mai detto, ma allo stesso tempo era la cosa più intelligente gli fosse venuta da dire. Harry non gli ripose, ma lo vide abbassare di più il viso. Sotto la luce candida della luna, al biondo parve notare un rossore sulle sue gote che non poteva essere riconducibile in alcun modo al sesso.
Scivolò giù dal letto, indossò la tunica e camminò verso la porta del dormitorio. Si voltò a lanciare un'ultima occhiata ad Harry, e sorprese il ragazzo ad osservarlo. Nessuno dei due abbassò lo sguardo, restarono solo a guardarsi. Ancora una volta, mille parole si incastravano nelle loro gole ed inciampavano sulle loro lingue senza mai uscire dalla bocca. Draco uscì, si chiuse la porta alle spalle. Non sopportava quella situazione, eppure, non riusciva a farne a meno. Per quanto l'amaro quel sesso lasciasse, sapeva che sarebbe tornato da Harry, ancora, ancora, ancora, finché non fossero riusciti a dirsi almeno una parola delle mille che continuavano tanto ostinatamente a tacere.
Ma per ora, per ora no. Per ora un "buona notte" sussurrato era quanto più potessero permettersi, ed entrambi ne erano perfettamente consapevoli.
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Say "goodnight" and go. • Drarry
FanfictionCi vuole più coraggio ad amarsi, che odiarsi. Ci vuole più coraggio a parlare, piuttosto che tacere. Harry e Draco tuttavia sono stanchi di essere coraggiosi e almeno, nascosti all'ombra della luna, vogliono essere codardi e vigliacchi, privarsi di...