Sono in autobus, ferma lì immobile come una scema, il battito del mio cuore aumenta neanche fosse un tamburo, lui rimane davanti a me, sul suo volto non percepisco nessuna nota di imbarazzo, per questo mi sento ancora di più fuori posto.
Ho sempre avuto questo problema, sentirsi costantemente fuori posto crea una sensazione di disagio perenne, e non è per niente bello.
<<scusa>> riesco a farfugliare, non sono mai stata una ragazza insicura, ma il suo sguardo risveglia in me la timidezza e la fragilità che caratterizzano la mia infanzia.
<<tranquilla>> mi risponde lui con una calma invidiabile, piano piano mi giro verso la mia migliore amica, che appoggiata al palo rosso dell'autobus dorme, sorrido, la scuoto per avvertirla che siamo arrivati alla nostra fermata.
È quasi finito il mio primo anno di liceo, sono in classe con Elinor dalle medie e con Jane dalle elementari, quest'ultima non l'ho mai nominata, ma meglio tardi che mai, no? Clary frequenta un'altro liceo, ma avendo gli stessi libri spesso ci scambiamo i compiti.Scendo dal mezzo pupplico con Elinor aggrappata alla mia spalla, le cartelline di arte rendono tutto molto più difficile, cerco di svegliare la mia amica mentre l'autobus riparte, e con lui anche "occhi verdi ".
Non lo riverdai mai più penso mentre ci incamminiamo verso l'entrata della nostra scuola, appena varchiamo la soglia Jane si avvicina <<dai ti faccio il cambio >> prende la testa di Elionor con due mani e la posa sulla sua spalla, io scoppio a ridere per la faccia buffa della mia amica addormentata quando si accorge del cambiamento.<<oggi mangiamo in centro?>> chiede Jane, annuisco prima di addentare la mia barretta energetica, le seconda campanella suona per avvisarci l'inizio delle lezioni, Elinor si sveglia di soprassalto, e insieme ci avviamo verso la nostra aula, entriamo e la professoressa non è ancora arrivata, ci sediamo ai nostri posti tenendoci pronte a 5 ore di interrogazioni di recupero per la fine dell'anno.
Dopo due minuti entra la professoressa Wood, posa i libri, che si porta in tutte le classi, sulla cattedra e si siede sulla sua comoda sedia, la lezione comincia e io già non ce la faccio più.
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Il diario degli errori
RandomQuando la perfidia riesce a rovinare una vita (Tanto nessuno leggerà questa storia quindi meglio che mi metta l'anima in pace)