Mi ricordo bene la mattina in cui incontrai Oscar,era una tipica giornata di Gennaio ,il sole era nascosto dietro le nuvole e si sentivano gli uccellini cantare fra gli alberi .Lui era seduto su una panchina,sembrava una persona come tante ,e invece non lo era ,non lo era a fatto.M i fissava ,sentivo i suoi occhi a dosso ,sentivo che mi stava scrutando ,mi sentivo indifesa ,nuda ,e non capivo perché mi guardasse con tanta insistenza.Era bello,sembrava un angelo,con quella sua pelle bianchissima come la neve e i suoi grandi occhi neri.Ero in ritardo quella mattina ,mi stavo incamminando verso la facoltà di Giurisprudenza ,avevo lezione ,ma la mia voglia di seguirla era davvero poca ;come sempre del resto.
Stavo attraversando il parco quando lo vidi ,quando vidi che mi stava guardando ,sembrava fosse lì apposta per me ,e questo mi faceva paura .Avevo paura di passare devanti a lui , ma lo feci ,dovevo farlo per forza,sapevo che mi avrebbe parlato ,lo avevo capito , stavo solo aspettando che lo facesse .Così appena passai davanti alla sua panchina fece quello che io mi aspettavo,mi parlò.
OSCAR:Ehi!Ehi!Dove stai andando?Aspetta non volevo spaventarti ,scusami !Piacere mi chiamo Oscar ,sono nuovo qui in città,non conosco nessuno ,volevo solo fare un po' di conoscenza ,mi sembri una ragazza abbastanza apposto.Posso sapere il tuo nome ?
IO:Senti Oscar io non ho tempo di farti compagnia ,stavo andando all'università prima che tu mi disturbassi.Dovresti trovarti qualcosa di meglio da fare invece di stare su una panchina seduto a infastidire la gente ....penso che questo non sia il modo giusto per farti degli amici ,così la gente la spaventi .
OSCAR:Tu ad esempio non mi sembri per niente spaventata ,e non mi sembra nenanche che tu abbia tutta questa voglia di andare a lezione ,quindi non capisco qual è il problema.Puoi benissimo sederti anche tu sulla panchina e fare due chiacchiere con me ...sai potrebbe nascere una bella amicizia ,ci potremmo aiutare a vicenda magari ,io ti potrei essere d'aiuto ,ne sono più che sicuro.
IO:Cosa ?Tu mi puoi aiutare ?Aiutare a fare cosa ?Chi sei tu il salvatore ?Ma dai fammi il piacere!Non mi conosci,non sai il mio nome , non sai chi sono ,e mi puoi aiutare !Ora devo andare via, io ho una vita e ho degli impegni a differenza tua .
OSCAR:Fai come vuoi,sappi però che hai perso una preziosissima occasione ,avrei potuto cambiare la tua vita io,se cambi idea sono qui , su questa panchina .
La nostra discussione quella mattina finì in quel modo ,io me ne andai con mille domande per la testa ,quel ragazzo e le sue parole mi avevano destabilizzato,per tutto il giorno non feci che pensare a lui ,a lezione il professore spiegava la storia del diritto,ma io non lo stavo ascoltando .Pensavo alla mia vita che era così misera e triste ,e fantasticavo ,fantasticavo sul modo in cui Oscar avrebbe potuto aiutarmia a cambiarla,e più ci pensavo e più mi sentivo stupida ,dovevo essere prorprio disperata per prendere in considerazione l'idea di parlare di nuovo con quel ragazzo.
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Magicland:fra fantasia e realtà
Fantasyimmaginate che qualcuno vi desse la possibilità di cambiare la vostra vita ,di recuperare a tutti i vostri sbagli,di diventare quello che avete sempre sognato di essere ....bello vero ?Eppure per la protagonista di questa storia ,Celeste,non è tutto...