1.
Dopo il Praimfaya: giorno 10
CLARKE.
«Bellamy! Bellamy! Mi senti? Ti prego, ti prego, dimmi di sì. Se mi senti vuol dire che sei vivo e ho bisogno di sapere che tu lo sia. Ti prego, Bellamy, rispondi!»
Le lacrime di Clarke impregnano i suoi abiti.
«Bellamy... sono sopravvissuta. Il sangue nero... mi ha protetta, proprio com'è successo a Luna. Ci ho messo un po' a riprendermi e a trovare questa piccola parabola ma dovevo contattarvi. Dovevo contattare te e gli altri. Stai bene? State tutti bene? Ti prego, ho bisogno di saperlo. Ti prego»
Pausa.
«Ti prego, Bellamy, rispondimi»
Niente.
Chiude la comunicazione, affranta e sconvolta. Si lascia cadere a terra e piange. Spera con tutto il cuore che siano riusciti a farcela, che siano riusciti a sopravvivere. Lei ci è riuscita senza sapere bene come. Pensa di esser rimasta svenuta a lungo prima di riprendersi. Le bolle ormai sono scomparse, come le sue speranze che fosse tutto un incubo.
È l'unica superstite all'Onda Mortale, l'unica. È sola al mondo. Sua madre nel bunker, Bellamy nello spazio. Senza sapere se sia vivo, senza avere la possibilità di contattare nessuno. Ha bisogno di sapere che stanno tutti bene. Che Bellamy stia bene.
Bellamy.
Afferra il walkie-talkie e raddrizza la parabola.
«Bellamy, rispondimi. Ti prego. Ho bisogno di sapere che tu sia vivo. Ti prego, ti prego»
Le lacrime scendono copiose, sembra impossibile fermarle.
Per un attimo il cervello la riporta al loro ultimo sguardo. "Sbrigati" gli aveva detto, disperata all'idea che lui potesse rischiare di non salire sulla navicella. Non era riuscita a dire altro. Prima, prima di andare ad attivare la corrente, era riuscita solo a farsi promettere da Bellamy di usare la testa, e non solo il cuore, come faceva di solito.
Lei era la mente, lui era il cuore.
E la risposta di lui l'aveva sconvolta, "Ho te per questo". Come se l'uno non potesse sopravvivere senza l'altro.
Ed era vero.
Lei non poteva sopravvivere senza Bellamy.
*
BELLAMY
Bellamy guarda la Terra. Sembra ancora una palla infuocata e letale.
Ormai ha preso l'abitudine di recarsi lì ogni giorno, da solo. Lo sa che è stupido, ma spera di rivederla. Come se potesse spuntare da quell'inferno e lanciargli un segnale per indicargli che è viva e che sta bene. Spera che ce l'abbia fatta e che il suo sangue nero l'abbia salvata.
Clarke.
La sua Clarke.
Sente gli occhi pizzicare quando ripensa a lei.
"L'ho lasciata indietro".
Una maledizione, una tortura. L'ha lasciata indietro a morire e lui si è salvato. Lei è rimasta giù e, con ogni probabilità, è morta. Ancora una volta salvando tutti.
Le lacrime gli scorrono sulle guance e Bellamy si aggrappa al grande oblò che gli fa vedere il pianeta maledetto.
L'unica volta in cui ha usato il cervello e non il cuore e l'ha tradita, l'ha lasciata indietro.
Clarke.
La sua Clarke.
Non le aveva detto nulla, non aveva pensato neanche per un secondo che quelle sarebbero state le loro ultime parole.
Altrimenti, cosa le avrebbe detto?
"Clarke, torna da me, ti prego".
Un pensiero tanto irrazionale quanto doloroso. Ma Bellamy non aveva altro.
Ciao a tutti! :)
Ho idea di cominciare questa nuova ff basandomi sul finale della 4 stagione! Che ne dite, vi piace?
Fatemi assolutamente sapere che ne pensate nei commenti!
Un abbraccio,
Ile
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2199 giorni
Fanfiction2199 giorni rappresentano il periodo che Clarke e Bellamy hanno vissuto senza saper l'uno le sorti dell'altro. Riusciranno a ritrovarsi? Fanfiction che inizia dopo il finale della 4 stagione di the 100 e assolutamente #Bellarke!